Red Hat – La virtualizzazione è ormai 2.0

Gianni Anguilletti, country sales manager

La virtualizzazione è ormai entrata in tutte le aziende. In quelle più conservative ha occupato solamente alcuni ambiti specifici, in quelle più visionarie ha acquisito una presenza pervasiva. Il livello di maturità raggiunto, che possiamo considerare 2.0, sta portando significativi vantaggi di business, da un miglioramento dell’operatività gestionale a una più netta garanzia degli Sla, garantendo contemporaneamente un sensibile risparmio economico. Esistono utenti che hanno deciso di creare data center su un’infrastruttura completamente virtuale, creando di fatto un sistema di cloud computing interno. Per quanto riguarda il Roi, considerando un periodo di analisi triennale, già nel primo anno i costi di manutenzione si riducono di oltre un terzo rispetto a un data center tradizionale, costituito da hardware e software proprietario. Questo prendendo in esame anche i costi che tipicamente si devono sostenere all’avvio del progetto, ovvero quelli legati alla migrazione e all’acquisto di nuovo hardware. Dal secondo anno in poi, il risparmio cresce ulteriormente arrivando a oltre la metà dei costi.

La sostanza è che un’azienda può risparmiare fin da subito, ottimizzando al meglio le proprie infrastrutture It e costruendo un parco hardware sempre nuovo e capace di rispondere alle mutevoli esigenze. I tecnici sono ormai consci dei vantaggi pratici portati dalla virtualizzazione, ma anche il management comincia ad apprezzare i vantaggi economici e la possibilità di garantire Sla all’interno dell’azienda.

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