La piattaforma di quinta generazione è giunta alla versione 5.6, importando funzionalità della versione 6 ed altri componenti utili. Fino al 2014 l’aggiornamento verrà continuato.
Red Hat annuncia quindi la disponibilità del sesto aggiornamento della piattaforma Red Hat Enterprise Linux 5 per tutti gli abbonati attivi. Red Hat Enterprise Linux 5.6 offre una vasta gamma di fix relative a bug e sicurezza, supporto di nuovi hardware e back-port che migliorano aree quali networking, virtualizzazione, servizi web, autenticazione di sicurezza e file system. Le modifiche introdotte con la release 5.6 comprendono un totale di circa 2.000 singole fix e oltre 300 modifiche tra miglioramenti individuali e abilitazioni hardware.
Lo scorso novembre Red Hat ha rilasciato Enterprise Linux 6, la nuova versione della sua piattaforma operativa. L’editore di software, come già annunciato, garantisce gli investimenti degli utenti e continuerà a supportare la precedente versione 5 ancora a lungo, completando il previsto ciclo di vita di sette anni fino al 2014.
Molto corpose le note di rilascio della 5.6. In particolare, nella virtualizzazione c’è ora il supporto per sVirt (virtualizzazione SeLinux), che consente di applicare profili Mandatory Access Control (Mac) ai guest virtuali migliorando così la sicurezza complessiva del sistema. Inoltre, nuove funzionalità fencing I/O consentono ai virtual guest di Enterprise Linux con High Availability (Ha) Add-On di essere supportati su Enterprise Virtualization. Ciò assicura ai clienti maggiore flessibilità in caso di implementazione virtuali altamente disponibili e ambienti cloud computing.
Nella sicurezza si segnala l’aggiornamento dei pacchetti Dns, con miglioramento della crittografia delle signature, elemento prezioso anche nel settore delle pubbliche amministrazioni.
Infine dalla versione 6 sono stati introdotti , tra l’altro, il supporto per file system Ext4 e l’inserimento di System Security Services Daemon e gcc 4.4 compiler.
