Quanto vale l’outsourcing per l’India?

Il continuo ricorso a centri e competenze indiane ha benefici effetti sulla bilancia economica del Paese. Cresce del 23% l’occupazione nel comparto software e servizi, crescono le esportazioni. E molto deve ancora venire.

1° marzo 2004 Qual è l’effetto del continuo
ricorso all’outsourcing offshore da parte delle società It?
Per
l’economia indiana
significa un incremento del 23% nell’occupazione nel
comparto software e servizi.
Lo dice Nasscom (National
Association of Software and Services Companies), una società di analisi con sede
a Nuova Delhi, secondo la quale il comparto a fine marzo dovrebbe contare
813.500 addetti, contro i 661.000 dell’anno precedente.
Se poi la
parametrazione avviene su un arco di 7 anni, si vede come i posti di lavoro si
siano letteralmente quintuplicati.
Guardando alla bilancia commerciale, si
nota come le esportazioni di servizi software verso gli Stati Uniti pesino per
4,8 miliardi di dollari in fatturato per 568.000 addetti, in questo caso in
crescita del 16% rispetto allo scorso anno.
Per non parlare di tutto quello
che ancora deve venire, e in particolare per quanto riguarda lo spostamento
verso questo mercato asiatico dei servizi di backoffice. In questo caso la
crescita prevista è del 54% a 3,5 miliardi di dollari.
Sarà interessante
vedere cosa  diranno le union americane in tempi di
presidenziali.

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