Le soluzioni di intelligenza distribuita escono dai datacenter, attraverso l’uso di dispostivi mobile. I tre modelli di utilizzo più diffusi.
Le soluzioni di intelligenza distribuita si sono rivelate indispensabili per
molte aziende nel corso degli ultimi anni. Tradizionalmente, questo tipo di
applicazioni trova la sua collocazione ideale all’interno di un data center,
dove le organizzazioni raccolgono grandi quantità di dati provenienti
dalle più svariate applicazioni o database e dove alcuni operatori provvedono
a integrarli e analizzarli, alla ricerca di trend o eccezioni.
Oggi, però, relegare la Bi a questi ambienti può essere limitativo.
Sono, infatti, sempre più numerosi i lavoratori “nomadi”,
che passano molto tempo fuori dall’ufficio. Si tratta, spesso, di executive
o manager che trovano nella Bi un supporto fondamentale alla propria produttività.
Ma anche il personale di vendita, che opera a diretto contatto con il cliente
(spesso fuori sede), deve avere a disposizione strumenti che, in palmo di mano,
forniscano l’identikit di un prospect, in modo da supportare la definizione
di strategie ad hoc in tempo reale.
Ecco perché quasi tutti i vendor stanno integrando capacità di
supporto dei dispositivi senza fili nelle proprie piattaforme di intelligenza.
Nella maggior parte dei casi, va detto, la mobile Bi si limita a supportare
funzionalità di accesso da dispositivi senza fili all’applicazione
che risiede centralmente.
Alcuni vendor, però, hanno già da tempo sviluppato software più
sofisticati, che permettono di compiere analisi e ottenere report e grafici
direttamente sul dispositivo.
In un terzo scenario applicativo, infine, il software implementato consente
di aggiornare centralmente la base dati, in tempo reale (anziché con
interventi di riallineamento in batch), con le informazioni raccolte “sul
campo”.
I modelli di utilizzo della Bi senza fili
La Bi mobile abbraccia un’ampia gamma di soluzioni, dalle più semplici
alle più complesse, e può essere acceduta da un’ampia gamma
di dispositivi, dai laptop agli handheld ai Pda (assistenti digitali personali),
per arrivare fino agli smartphone e ai chioschi multimediali. Tre sono, in linea
di principio, i modelli di utilizzo di questi strumenti:
- Basato sulle eccezioni: i lavoratori ricevono un allarme
ogni qualvolta un evento non rispetti particolari policy o norme preventivamente
definite. Ad esempio, un responsabile vendite sarà allertato ogni volta
in cui si verifica un ritardo nelle spedizioni, in modo da poter contattare
prontamente il cliente. - Informazioni “pushed”: alcune tipologie di
dati predeterminati (generalmente i Kpi, ovvero gli indicatori prestazionali
presi a campione) sono inviati a cadenze predefinite agli executive, indipendentemente
da dove essi siano in quel momento o quale dispositivo mobile utilizzino.
Per esempio, ciascun lunedì mattina un report sulle vendite della settimana
precedente potrà essere inviato in automatico a tutti i responsabili
marketing e vendite. - Informazioni “pulled”: i lavoratori digitano
sul dispositivo mobile la tipologia di informazioni di cui hanno bisogno e
inviano la richiesta al sistema centralizzato di intelligenza distribuita.
Un responsabile vendite, ad esempio, potrà chiedere all’applicazione
di fornirgli tutte le “coordinate” relative allo storico di uno
specifico cliente. Se il sistema è più sofisticato, poi, sarà
anche in grado di fornire previsioni in merito alle sue capacità di
acquisto future, sulla base delle informazioni immagazzinate relative alla
tipologia e ammontare degli acquisti passati.