Quando il brand fa la fortuna dei cash&carry. Il caso dei MicroEdge Point

Pagano una fee d’ingresso del valore di 1.500 euro, per un contratto della durata minima di un anno, che prevede piena libertà di acquistare ovunque, senza royalty su altri fornitori. Sono gli 85 affiliati ai Micro-Edge Point, catena costituita …

Pagano una fee d’ingresso del valore di 1.500 euro, per un contratto della
durata minima di un anno, che prevede piena libertà di acquistare ovunque,
senza royalty su altri fornitori. Sono gli 85 affiliati ai Micro-Edge Point,
catena costituita dal distributore Microtek dopo il lancio sul mercato nel 2002
del brand proprietario.
«E che oggi – ci ha spiegato Enzo Riccio, marketing
manager di Microtek – ci chiedono di affiliarsi, soprattutto per acquistare
e rivendere in maniera agevolata gli oltre 70 prodotti MicroEdge, tanto sono
diventati "riconoscibili" sul mercato»
. E che, non a caso,
entro la fine dell’anno, il distributore conta di far arrivare a quota 89, «grazie
ai quotidiani contatti con più di una decina di partner cinesi dalle
cui fabbriche selezioniamo un certo numero di soluzioni (fra cui lettori Mp3,
memorie e reti di tipo wide e wireless), che poi personalizziamo cercando di
anticipare i gusti del mercato»
.
Ma senza imporre regole d’acquisto ai singoli franchisee, «che prima
di tutto
– ha sottolineato il nostro interlocutore – sono degli imprenditori
che rischiano del loro e ai quali mettiamo a disposizione corner espositivo
e insegna, rebate e agevolazioni commerciali come pagamenti e prezzi di tipo
diverso, promozioni e flyer dedicati, a volte in allegato alle riviste del settore»
.
Forse è per questo che della legge del 6 maggio 2004 sulle affiliazioni
commerciali dalle parti di Microtek non ne sanno molto… O forse perché,
incentivati anche dal crescente peso sul fatturato totale del brand MicroEdge
«che cuba per il 6-7% sugli 85 milioni di euro portati a casa nel
2003»
, il distributore ha deciso di aprire le porte al mercato consumer.
«Per questo siamo presenti nella Gdo, per il momento in Euronics e
all’interno di catene minori del Nord Italia»
ha sottolineato Riccio,
per il quale Asus, Microsoft e Microstar restano i brand di spicco, anche se
la puntata più alta la fa sul cavallo che ha in casa.

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