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QNAP TS-332X, NAS con connettività 10 GbE e RAID 5 ad alte prestazioni

La definizione di NAS (Network Attached Storage) risulta limitata per il QNAP TS-332X, come ormai nella maggior parte dei prodotti della sua categoria: con un prezzo intorno ai 400 euro (dischi esclusi) si acquista un sistema completo capace di conservare documenti in modo sicuro, indicizzarli, proteggerli dai malware, condividerli fra più utenti, siano essi in rete locale o via internet grazie a un cloud personale; può inoltre catalogare le fotografie, fornire file multimediali ai riproduttori in casa, gestire un impianto di videosorveglianza, avviare applicativi in container Docker e LXC, e molto altro.

QNAP TS-332X
Il design è moderno con un case bianco lucido e i pulsanti resi evidenti dalle aree grigie. Numerosi led rappresentano a colpo d’occhio lo stato di salute del NAS. Se si esclude la presa USB 3 frontale dedicata alla copia rapida dei file da dispositivo rimovibile ai volumi del NAS, il resto delle connessioni è raggruppato sul retro, intorno all’ampia ventola di areazione

Sistema operativo QTS

Il sistema operativo che permette tutto questo è QTS, aggiornato automaticamente alla versione 4.3.6 appena terminata l’installazione iniziale. QTS è il cuore dei NAS di QNAP, caratterizzato da un desktop fruibile interamente via browser web e da un nutrito numero di applicazioni, anche di terze parti, che permettono di plasmare il sistema secondo le proprie esigenze. Gira sul processore quad-core Alpine AL-324 di AnnapurnaLabs a 1,7 GHz, scelto per mantenere i costi contenuti senza sacrificare le performance generali.

L’architettura ARMv8 si fa notare quando si visita l’App Center, il catalogo delle applicazioni installabili, dove trova spazio un numero di app (un’ottantina al momento della scrittura) inferiore rispetto all’equivalente store sui NAS QNAP con processore Intel; va comunque segnalato che tutte quelle più importanti sono disponibili per l’installazione con un solo click e numerosi siti raccolgono app non ufficiali adatte alla piattaforma hardware, come per esempio Plex Media Server (stranamente assente dalla rosa delle app già definite).

QNAP QTD 4.3.6
QTD 4.3.6 è il sistema operativo dei NAS QNAP; ha un ambiente desktop fruibile all’interno dei browser moderni, con icone, finestre, menu e ogni altra funzionalità tipica di un sistema completo. QBoost è sempre presente nell’angolo in basso a sinistra, un novello Clippy dedicato a migliorare le performance

La memoria RAM disponibili è pari a 2 GB o 4 GB, unica differenza che caratterizza i due modelli disponibili, ed è espandibile fino a 16 GB. Durante le nostre prove con il modello dotato della quantità minore di RAM abbiano notato che anche durante operazioni intense di trasferimento dati e di indicizzazione degli stessi, la memoria è sempre rimasta entro limiti accettabili di utilizzo; occasionalmente QBoost, rappresentato da un simpatico robottino sul desktop di QTS, ci ha suggerito di ottimizzare la memoria liberandone le risorse non in uso.

3 vani e 3 slot M.2

Le slitte per i dischi sono racchiuse all’interno del case bianco lucido; per aprirlo basta rimuovere tre viti usando solo le dita e far scorrere il coperchio. Tre sono i vani per i dischi tradizionali, capaci di ospitare dischi SATA da 3,5” e 2,5”, sostituibili a caldo in caso di necessità. Sulla scheda madre sono inoltre installabili fino a tre unità SATA a stato solido in formato M.2, adatte alla creazione di uno spazio di cache ad alte prestazioni in termini di IOPS.

QNAP TS-332X
Basta rimuovere, senza usare alcun attrezzo, le tre viti sul retro per aprire il NAS e accedere alle slitte al suo interno. I dischi possono essere sostituiti anche a caldo, senza spegnere il dispositivo e senza creare disservizi

Il processore installato permette di gestire con elevate performance un volume configurato in RAID 5 su tre dischi, scelta indicata come applicata dal 30% dei clienti dell’azienda taiwanese. In questa configurazione, il sistema operativo crea un volume virtuale della dimensione che si ottiene sommando i dischi che vi vengono assegnati meno uno, virtualmente dedicato a calcolare il settore con i bit di parità necessaria a preservare i dati e recuperarli in caso di rottura di un disco. In realtà, tali informazioni sono distribuite fra i vari dischi che compongono il volume RAID, così da fornire prestazioni più elevate parallelizzando lettura e scrittura.

Un aumento delle performance si può ottenere sfruttando contemporaneamente le performance dei dischi a stato solido negli slot M.2 e il basto costo per GB dei dischi HDD installati nelle slitte. In questa configurazione, entra in gioco Qtier, l’applicazione di QNAP per la gestione intelligente della distribuzione dei file fra le varie unità fisiche. Alcuni algoritmi basati sulla predizione dell’utilizzo sfruttano i tempi di basso utilizzo del sistema per disporre i file fra i diversi dischi secondo la probabilità che gli utenti debbano potervi accedere. Il sistema è totalmente automatizzato e, grazie all’apprendimento continuo, migliora quotidianamente con l’utilizzo.

accelerazione cache
Dischi SSD installati negli slot M.2 possono essere usati per implementare una velocissima cache ai più lenti (ma meno costosi) dischi magnetici installabili nelle slitte da 3,5”

Fino a 10 Gigabit al secondo

La connettività alla rete viene data dalle due porte ethernet RJ45 per reti Gigabit e una porta SFP+ 10 GbE. Quest’ultima permette di gestire connessioni di rete a 10 Gigabit al secondo usando connessioni in fibra ottica; sul NAS è presente la porta con connessioni elettriche, è necessario quindi dotarsi di un connettore transceiver adatto o di un cavo in fibra che lo integri agli estremi dello stesso. QTS implementa un’applicazione che permette di configurare le varie connessioni in uno switch virtuale al quale vengono collegati anche i container interni al NAS e le macchine virtuali che usiamo sui nostri computer.

Lo switch virtuale semplifica inoltre la separazione dei servizi permettendo di collegare diversi container (Docker o LXC) fra di loro senza che indirizzi IP vengano mostrati sulla rete, microsegmentando quest’ultima a piacere in ambiente interamente software. La disponibilità di più porte, infine, permette all’applicazione di configurare il NAS come convertitore fra i diversi adattatori, facendo da ponte fra la rete 10 GbE e quella più diffusa in gigabit ethernet.

container station
Docker e LXC sono diventati standard nella diffusione di applicativi server facilitando la portabilità delle installazioni. ContainerStation rende semplicissimo l’utilizzo di questi container, installandoli e gestendone le opzioni con un’interfaccia grafica semplice e guidata

Più sicurezza con gli snapshot

La minaccia informatica più diffusa negli ultimi anni consiste nei virus ransomware, agenti software malevoli che, una volta preso il controllo di un dispositivo, ne cifrano tutti i dati contenuti chiedendo un riscatto (ransom) per fornire la chiave che permette di decifrarli. La protezione migliore contro questo tipo di attacchi consiste nell’effettuare backup frequenti e di mantenerli scollegati dalla rete Internet: nella vita di tutti i giorni può essere però un’attività complessa che rischia di essere dimenticata e, di conseguenza, po’ capitare di non aver pronto un archivio recente recuperabile in caso di attacco.

Il TS-332X, come la maggior parte dei NAS di QNAP, permette di impostare metodi di backup di diverso tipo, usando i contenuti per ricevere i file dei computer della LAN (compresi i sistemi Apple che usano Time Machine) e di inviarli verso altri NAS o sistemi cloud, come quelli di Amazon o Google. Permette inoltre di creare degli snapshot, delle fotografie dello stato del contenuto dei dischi e dei loro metadati (nomi dei file, posizioni, cartelle, ecc), marcando ogni modifica differenziale e permettendo di ricostruire la situazione dei dati al momento dello scatto dell’istantanea.

NAS è da sempre sinonimo di backup e sicurezza. QNAP aggiunge un livello superiore offrendo un sistema di snapshot che permette di fissare lo stato dei dati in un determinato momento, salvando le differenze alla modifica e permettendo il ripristino delle condizioni in quel momento

Gli snapshot possono essere creati con un processo automatico secondo scadenze predefinite, così da offrire protezione da perdite accidentali, siano esse malevole o per distrazione; è anche molto semplice crearne uno all’occorrenza, per esempio quando si desidera modificare in modo sostanziale il contenuto dei documenti e si preferisce avere un “paracadute” pronto per ogni evenienza. Gli snapshot richiedono un basso consumo di spazio e una riduzione delle performance stimata da QNAP fra il 5% e il 30%, e possono esserne creati multipli senza ulteriore impatto prestazionale (fino a 256 nella versione a 4 GB di RAM). Risultano molto utili in questo gli slot M.2 impiegati come cache.

L’uso remoto

I NAS di QNAP implementano nativamente numerosi meccanismi che permettono di creare e gestire uno spazio cloud privato, protetto e al sicuro dalla curiosità relativa ai nostri dati che molti fornitori di spazio gratuito online hanno. myQNAPcloud è così il sito che si può usare per accedere remotamente al desktop del NAS, sfruttando un browser e una connessione internet pubblica.

myqnapcloud
Una volta registrato il dispositivo con myQNAPcloud, è possibile accedervi da una qualsiasi connessione internet mediante protocollo sicuro. Permette di gestire i router propri e quelli a cui è stato dato accesso da parte di amici e colleghi, accedendo a file, servizi e all’intero desktop

Il sito può far anche da ponte per le numerose app disponibili per iOS e Android, ognuna dedicata a un servizio o a un caso d’uso. Possiamo così consultare ad esempio le fotografie con Qphoto, condividendo gli album con amici e famigliari e salvando in un luogo sicuro le foto scattate sullo smartphone; QVR Pro Client ci permette di consultare le immagini delle telecamere di sicurezza connesse via IP o USB all’omonimo servizio del NAS, trasformandolo in un sistema di protezione per la casa o l’ufficio; Qfile fornisce l’accesso ai volumi del NAS, permettendo di scaricare qualsiasi file salvato sui suoi dischi.

Tutti i servizi maggiori del TS-332X hanno così un’app companion dedicata, accumunate dalla semplicità di ottenere l’accesso a tutti i propri NAS in un solo posto.

Le nostre impressioni

Il QNAP TS-332X è un prodotto veramente interessante, poco ingombrante, economico per la sua tipologia di caratteristiche e contemporaneamente sufficientemente potente per un pubblico di professionisti e utenti casalinghi esigenti. I primi potranno creare un archivio dati flessibile, prestazionale e con un costo per gigabyte ridotto, grazie alla tecnologia QTier e agli slot M.2 uniti ai vani più tradizionali. In casa trova spazio grazie all’elegante case bianco lucido che nasconde i vani dei dischi e l’elettronica interna.

Le tre porte (due di tipo GbE RJ45 e una 10 GbE SFP+ in fibra ottica) possono essere gestite dall’applicazione Rete e Switch Virtuale, insieme alle necessità dei container. Microsegmentare i servizi diventa un’attività così alla portata di tutti
Le tre porte (due di tipo GbE RJ45 e una 10 GbE SFP+ in fibra ottica) possono essere gestite dall’applicazione Rete e Switch Virtuale, insieme alle necessità dei container. Microsegmentare i servizi diventa un’attività così alla portata di tutti

QTS 4.3 aiuta i non professionisti del mondo IT a ottenere il massimo delle opzioni guidandolo con esempi, impostazioni, wizard di configurazione e tutorial che compaiono al primo accesso a ogni sezione del sistema; i più smaliziati possono poi prendere il controllo più dettagliato spingendo al massimo le performance del NAS stesso. Molto buone le connessioni di rete disponibili e la flessibilità per la loro configurazione. E qualora si disponga di dispositivi con connettività 10 GbE il trasferimento dati diventa pressoché immediato.

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