Pull e push, le dinamiche con cui il Cio innova

I responsabili It non devono essere gli unici promotori del progresso aziendale. Ma possono coniugare meglio di altri le matrici dell’innovazione. Lo spiega Fabrizio Tittarelli di Ca Technologies.

Il business e l’It dovrebbero contribuire pariteticamente a sviluppare innovazioni tecnologiche da attuare in azienda. Nessuna funzione aziendale dovrebbe arrogarsene la prerogativa assoluta: tutte, inclusa quella informatica, dovrebbero concorrere a promuovere l’innovazione per alimentare la crescita e il vantaggio competitivo dell’impresa.

In qualità di specialista e consulente esperto sugli ultimi trend tecnologici, spetta al Cio dall’approccio innovativo attivarsi per mettere a disposizione dell’azienda gli strumenti tecnologici adeguati, impegnandosi a indirizzare la funzione It verso un percorso innovativo.

Lo pensa e lo afferma Fabrizio Tittarelli, Cto di Ca Technologies, per il quale il Cio deve coadiuvare il management e il team direzionale per rilanciarne la capacità innovativa, aiutandolo a sviluppare nuove idee da proporre all’It.

Cio traino, Cio propulsore
Così facendo, sostiene Tittarelli, egli sviluppa una dinamica in cui il business funge da traino (pull) per le nuove tecnologie. D’altra parte è fondamentale che anche l’It coltivi nuove idee da proporre al business; in questa seconda dinamica l’It assume il ruolo di propulsore (push) di nuove tecnologie.

Se i responsabili It non possono (e non devono, per Tittarelli) essere gli unici a promuovere la tecnologia e l’innovazione, d’altra parte sono probabilmente le figure meglio posizionate e preparate sul potenziale innovativo che la tecnologia può esprimere a servizio del business aziendale.

Secondo questa logica il Cio innovativo si trova in una posizione unica per favorire e stimolare entrambe le dinamiche (pull del business e push dell’It) riguardanti le opportunità legate alla capacità di innovare.

La dinamica pull del business
Capita sempre più spesso, nota Tittarelli, che le business unit adottino novità tecnologiche, spinte soprattutto dalla domanda di tecnologie orientate ai consumatori (social media, smartphone, cloud, tablet).
In molte aziende l’adozione di tali soluzioni da parte dei dipendenti non informatici ha colto in contropiede il personale It.
Disponendo di pochissime risorse aggiuntive (umane e finanziarie) che gli consentono di rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie dilaganti in azienda, l’It non solo non è in condizione di reagire con sufficiente prontezza nel fornire le innovazioni richieste dal business, ma non riesce neppure ad adattarsi con la giusta rapidità supportare quelle che il business ha già deciso autonomamente di adottare.

Riprendere in mano il ruolo di partner
Di fronte a una domanda di tecnologia trainata dal business, spesso e volentieri l’It tende ad arroccarsi sulle proprie posizioni, dando l’impressione di voler frenare l’innovatività del business.
È assolutamente essenziale, per Tittarelli, rovesciare l’equazione e restituire all’It il ruolo di partner fidato, pronto ad assecondare il business nella spinta e nell’adozione di nuove tecnologie anziché remargli contro.

Via dal service desk
In altre parole, la funzione It deve dismettere le vecchie metodiche (quali i tradizionali service desk o i sistemi di evasione delle richieste) che la tengono ancorata a schemi superati.
La nuova generazione di Cio segue un approccio molto diverso per mettere altre funzioni aziendali in condizione di ottenere innovazione dalla tecnologia.

È il tempo delle consultazioni
I nuovi metodi sono più consultativi, cooperativi, tempestivi e allineati in tempo reale sia alle esigenze del business che alle innovazioni tecnologiche. Queste nuove prassi non escludono a priori di respingere o accogliere nuove idee.
Abbattendo le barriere che si frappongono alla conoscenza di nuove opportunità tecnologiche, il Cio innovativo non solo permette ma addirittura incoraggia attivamente il management a sposare delle soluzioni innovative. Questa nuova figura di Cio può ragguagliare i responsabili aziendali sulla tecnologia, metterli in contatto con le nuove opportunità e proporsi come consulente di fiducia.

La dinamica push dell’It

Ma l’innovazione tecnologica non può dipendere solo dall’azione di traino esercitata dal business, specifica Tittarelli. Altrettanto importante è incoraggiare i tecnologi più appassionati e innovativi a orientare il business, dotandoli dei mezzi per comprendere la strategia, gli obiettivi e le esigenze dell’impresa.

In questo modo potranno disporre delle conoscenze e degli strumenti necessari per interagire alla pari con gli uomini di business e per farsi una visione complessiva sul possibile contributo della tecnologia alla promozione del business.

Quest’azione di spinta esercitata proattivamente dall’It per prospettare nuove idee al business può rivelarsi incisiva, sortendo l’effetto di incoraggiare tecnici competenti a generare innovazioni tecnologiche, rimanendo tuttavia nell’ottica di un risultato finalizzato al business.

Il Cio che non attende ordini
Il moderno Cio deve assumersi la responsabilità di introdurre attivamente l’innovazione in azienda, fungendo da referente centrale per la valutazione, adozione e distribuzione delle tecnologie, analogamente a quanto fanno altre figure al vertice di un’organizzazione per spingere’nuove idee e innovazioni nei rispettivi ambiti di competenza.
Anziché restare in attesa di ordini, il Cio può adottare un atteggiamento proattivo per provare e conoscere nuove tecnologie da proporre poi ai propri referenti del business come stimolo a innovare – atteggiamento adottato da tempo presso molti protagonisti di successo del mondo It e del business

Funzione paritetica
Il Cio innovativo svolge un nuovo ruolo al timone di una funzione It collocata allo stesso livello e, a tutti gli effetti, parte integrante e paritetica del business.
I responsabili dell’area tecnologica possono e devono agire come partner a tutto tondo, contribuendo alla formulazione della strategia e al successo dell’impresa.
L’importanza del loro ruolo dev’essere pari a quello di altre aree del business come vendite, marketing, produzione, finance, Hr o gestione operativa.

Forte dell’impegno profuso nel conseguimento degli obiettivi aziendali, in possesso della conoscenza della strategia necessaria per realizzarli e armato dell’esperienza di tecnologo e professionista del settore, un Cio innovativo e assertivo può senz’altro conquistarsi il diritto di occupare una posizione paritetica alle altre figure di vertice, insieme alle quali assumerà le decisioni riguardanti il business, ivi comprese quelle riguardanti l’innovazione tecnologica.

La convergenza
In conclusione, per Tittarelli, le dinamiche push e pull devono condurre a una convergenza fra It e business, evitando che le due funzioni continuino a essere gestire come due rette parallele nello spazio.
La stessa presenza dei due concetti sovrapposti di push dell’It e pull del business denota la mancanza di allineamento fra le due funzioni aziendali.
Non appena l’It e il business riuniranno le proprie forze per stimolare e realizzare l’innovazione, tale allineamento non soltanto sarà evidente, ma diverrà pure naturale.

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