Protezioni anticopia, ecco le più diffuse

Panoramica sulle tecniche usate dai produttori di software e videogiochi per proteggere i contenuti dei CD

marzo 2004 Le protezioni presenti sui CD con videogiochi o software sono
molteplici, ma quelle più importanti sono poche ed in realtà almeno
il 75% dei CD protetti in commercio sono basati su due sole forme di protezione:
Securom e SafeDisc.
Ecco una rapida panoramica in ordine di importanza. Il livello di difficoltà
per superare le protezioni e i software per creare comunque una copia di riserva
sono riassunti in questa tabella.

SafeDisc
È realizzata da Macrovision Corporation ed è una delle più
diffuse forme di protezione anticopia dei CD commerciali, difficile da scavalcare
a partire dalla versione 2.0. Si realizza con una cifratura su parte del software
contenuto nel CD nella fase di pre-masterizzazione. Durante la masterizzazione
si aggiunge una firma digitale al CD. Se l’utente usa il CD originale,
il software di autenticazione controlla la firma digitale ed avvia l’applicativo.

Nel caso il contenuto del CD ROM sia stato copiato su CD-R, l’assenza
della firma impedirà la decifratura del programma e l’interruzione
dell’eseguibile. Spesso è quasi impossibile copiare direttamente
un CD SafeDisc in quanto il software di masterizzazione interrompe la copia
poiché trova errori sull’originale, dal settore 800 al settore
10.000, cui corrispondono circa 20 MB di dati.

Nella nuova versione 2.0x SafeDisc è in grado di contrastare anche eventuali
hacking tool ed è diventato molto più difficile aggirare la protezione,
superabile con CloneCD versione 4. Il CD protetto con SafeDisc nella cartella
di root contiene sempre il file 00000001.TMP seguito da altri file 00000xxx.xxx
e talvolta da CLCD16.DLL, CLCD32.DLL

SecuRom
E’ la forma di protezione anticopia realizzata da Sony. Con SafeDisc è
una delle più usate per la protezione di supporti commerciali. Si realizza
con una speciale macchina che produce CD dotati ciascuno di una FingerPrint
non copiabile dal masterizzatore comune, a cui si aggiungono sul CD alcuni file
cifrati che, quando non riconosciuti nella copia, bloccheranno l’esecuzione
dell’applicativo.

Come per SafeDisc anche SecuRom implementa alcuni settori fisicamente rovinati
sul CD, in modo che ogni tentativo di copia si interrompa per errori di lettura.
Nella cartella di installazione, o nella root del CD, sono in genere presenti
i seguenti file: CMS16.DLL, CMS_95.DLL o CMS_NT.DLL.

LaserLock
Realizzata da LaserLock International, utilizza una combinazione di software
di cifratura e una speciale traccia-marchio sulla superficie del CD, realizzata
durante procedura di masterizzazione LaserLock. Questa speciale traccia rende
difficile la duplicazione del supporto. Ogni programma su CD ha un particolare
parametro non modificabile che fornisce una protezione completa contro la copia
diretta.

Con LaserLock ogni pacchetto di applicazioni è caratterizzato da un
esclusivo parametro di cifratura che è specificato durante la procedura
detta LaserLocking. In genere i CD laserlock hanno una cartella nascosta di
nome LaserLock che contiene i file che poi portano ad errori di lettura.

DiscGuard
Questa protezione inserisce un codice-firma nel master durante la masterizzazione
industriale del CD, che avviene usando una macchina per la masterizzazione adattata
appositamente o con uno speciale CD-R DG-Author scritto tramite un particolare
masterizzatore con firmware proprietario.

Il codice-firma DiscGuard non è riproducibile dai comuni masterizzatori
ed in questo modo, chiunque cerchi di duplicare un disco DiscGuard riuscirà
solamente a copiarne il contenuto, ma non la firma inserita. Da qui il blocco
dell’avvio dell’applicativo sul supporto copiato.

CD-Cops
Questa protezione si basa sulla misura della velocità di lettura del
CD. Il valore ottenuto fornisce un numero di codice che funge da chiave del
CD (CD key). Se il CD copiato ha una differente velocità di lettura esso
non avvia l’applicativo poiché la chiave sarà diversa. Ogni
serie di supporti protetti con CD-Cops ha una chiave diversa e richiede sempre
un codice seriale all’utente per poter installare il software.

Errori fisici
Il supporto è volutamente sottoposto a un danno fisico; il masterizzatore
spesso non è in grado di copiare il CD in presenza di questi errori visibili,
come per esempio un quadrato di circa 1 mm posto a due terzi del raggio del
CD partendo dal centro.

TOC fasulla
Questa forma di protezione è, se vogliamo, banale e consiste nel far
apparire il CD originale di dimensioni maggiori di 1 GB. Ovviamente un CD-R
non può contenere più di 700 MB e ciò ne blocca in partenza
la copia da parte del programma di masterizzazione perché supererebbe
la capacità del supporto.

Tutto ciò si realizza creando con uno speciale software una falsa TOC
sul supporto. La TOC è la Table Of Contents (tabella dei contenuti) ed
è una sorta di indice del CD che il lettore va a verificare per accedere
ai contenuti del supporto. Talvolta una TOC falsificata è in grado di
mostrare anche falsi file di dimensioni di 600 MB nella root del CD.

CD Overburn
Il CD contiene più di 700 MB di dati poiché è stato scritto
in modalità overburning sfruttando la traccia esterna del supporto fino
a 720 MB.

Come si può vedere abbiamo dunque delle protezioni che incidono settori
fisicamente rovinati sui CD, mentre altre ne alterano i contenuti con file cifrati
o con tabelle di allocazione dei contenuti modificate. Ognuna di queste protezioni
subisce evoluzioni nel tempo, avremo così SafeDisc 1.8, 2.0, 2.51 e così
via. Ogni nuova versione migliora la precedente, rendendo inutile la strategia
di copia che funzionava con la versione precedente.

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