Pronto il prototipo del pc da 100 dollari

Presentato ieri da Nicholas Negroponte e Kofi Annan il laptop destinato agli studenti dei Paesi in via di sviluppo

Sono stati Kofi Annan, segretario generale dell’Onu, e
Nicholas Negroponte, cofondatore del Media Lab del Mit, a
presentare il prototipo del laptop da 100 dollari di cui lo
stesso Negroponte iniziò a parlare pubblicamente lo scorso mese di gennaio, nel
corso del World Economic Forum.
La sede, in questo caso, il Summit mondiale
sulla società dell’informazione, in corso a Tunisi.

Il laptop da 100
dollari è di fatto un pc completo destinato non alla vendita, ma come ausilio
alla scolarizzazione degli alunni delle scuole primarie e secondarie dei Paesi
in via di sviluppo, nato dalla collaborazione dei Media Lab con l’associazione
no-profit One Laptop per Child (OLPC).
I bambini – ha dichiarato
Negroponte – sono la più grande risorsa naturale di qualsiasi paese. Educare
questi bambini è un’opportunità per risolvere problemi grandi e complessi. La
migliore formazione, oggi, potrebbe non avvenire in una classe tradizionale, ma
attraverso l’interazione e l’esplorazione indipendente
“.

I laptop
verranno venduti ai governi e da questi distribuiti alle scuole in ragione di un
laptop per bambino.
Le macchine saranno robuste e saranno dotate di sistema
operativo open source, Linux, con tutta probabilità.

E qui Negroponte ha
di fatto smentito le voci circolate in precedenza relative a una possibile
integrazione di Mac Os, offerto a titolo gratuito da Apple.
La scelta è per
un sistema aperto, ha dichiarato il fondatore dei Media Lab,
del tutto preferibile per questo tipo di progetto a soluzioni “closed source”
come quelle proposte da Apple o Microsoft.

I laptop da 100 dollari, al
cui sviluppo hanno collaborato gratuitamente aziende come Amd, Red Hat, Google,
News.Corp., utilizzeranno tecnologie di rete Mesh, per consentire accessi
multipli a Internet da un unico punto di connessione.

Ma non è
tutto.

Per poter operare in ambienti nei quali non è possibile garantire
la qualità dell’alimentazione elettrica, i “laptop a manovella
(come furono chiamati a gennaio) avranno un display a basso consumo per poter
funzionare per 40 minuti in bianco e nero con 1 minuto di ricarica.

Il
progetto è pronto.

La sfida ora è trovare produttori
disponibili a realizzare i laptop mantenendo la spesa entro i 100
dollari previsti.
Il modello, disegnato da Negroponte, parla di impegni di
acquisto da parte dei governi per minimo 1 milione di pezzi come ordine
iniziale, con l’obiettivo di arrivare nel giro di un paio d’anni a produrne e
consegnarne decine di milioni di unità.
E forse la difficoltà maggiore sarà
proprio convincere i governi a questi investimenti.
Tanto più che i laptop
dovrebbero diventare proprietà personale dei bambini ai quali vengono
consegnati.
Una proprietà personale che potrebbe diventare pericolosa in
situazioni di estrema indigenza, trasformando il laptop in prezioso oggetto di
vendita illegale.
Negroponte sembra aver considerato anche questa eventualità
e parla di contromisure per scoraggiare i possibili mercati paralleli.
Ad
esempio la disattivazione della macchina se non viene collegata alla rete per un
determinato numero di giorni.


LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome