Pronte le specifiche Mpeg-4 per lo streaming audio e video su Internet

Formata da aziende del calibro di Apple, Cisco, Ibm, Philips e Sun, l’associazione Isma ha varato il formato che dovrebbe succedere all’Mp3. Molti i pareri favorevoli, pochi i contrari. Ma tra questi troviamo Real Networks e Microsoft, che con i propri player dominano il settore

Per avvalersi del formato Mpeg-4, le nuove specifiche prevedono
l’installazione di un unico plug-in su dispositivi che vanno dai telefoni
cellulari ai personal computer. La creazione di un solo standard è l’obiettivo
che si è posto l’Isma, associazione di cui fanno parte Apple, Cisco, Ibm,
Kasenna, Philips, Sun Microsystems e diverse altre aziende di spicco.
All’appello per il momento mancano praticamente solo Microsoft e Real Networks,
che sostengono ancora formati proprietari.


Mpeg-4, lo ricordiamo, è il successore delle tecnologie Mpeg-1 e Mpeg-2, che
in pratica sono la base del successo dell’ Mpeg-3, chiamato più familiarmente
Mp3. In quanto tale, scopo dell’Mpeg-4 è quello di consentire la compressone di
audio e video al fine di permettere la creazione di file di piccole dimensioni
che possono essere trasferiti facilmente via Web.


La speranza dell’Isma è che il nuovo formato possa prendere il posto
dell’Mp3, cosa questa che però al momento sembra essere molto difficile dato
che, grazie soprattutto a Napster, l’Mp3 è ormai diventato una sorta di standard
nel download (e nello scambio) dei file audio dalla Rete.


Isma ha definito due versioni dell’Mpeg-4: profilo 0, che favorisce lo
streaming di contenuti audio e video in reti wireless e narrowband verso
dispositivi come telefoni cellulari o Pda per una visione e un ascolto limitati;
profilo 1, che è indirizzato alle reti broadband e ad apparecchi più potenti
come i set top box o i computer.
 
Secondo i dati raccolti da
Nieslen/Net Ratings, nel mese di agosto Real Networks deteneva la leadership in
termini di player multimediale: infatti circa 28,8 milioni di utenti domestici e
15,5 milioni negli uffici usavano RealPlayer. Dal canto suo, Windows Media
totalizzava 13 milioni di utenti casalinghi e 8,8 milioni business, mentre Quick
Time si attestava sugli 8,2 milioni di preferenza tra le mura domestiche e 5,3
milioni in ambito lavorativo. Ed è proprio Apple che spera di guadagnare terreno
grazie alla disponibilità dell’Mpeg-4: a breve dovrebbe essere infatti resa
disponibile una nuova versione di Quick Time basata proprio sul formato
Mpeg-4.


In generale, i membri dell’associazione Isma ritengono che il nuovo standard
dovrebbe colmare il divario esistente nei confronti degli altri formati. Come
era facile pensare, Microsoft non è della medesima opinione perché non ritiene
particolarmente entusiasmanti le prestazioni dell’Mpeg-4: la società di Redmond
sostiene infatti che la versione 8 del proprio Media Player fornisca una qualità
video near-Dvd e, inoltre, permetterebbe di risparmiare il 40% di ampiezza di
banda rispetto all’Mpeg-4. Microsoft ha perciò deciso di non abbracciare la
causa Mpeg-4 e intende invece proseguire nell’aggiornamento della sua tecnologia
e quindi del suo Media Player.

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