Power Over Ethernet, l’alimentazione va sul cavo di rete

Ecco come funziona la tecnologia che svincola i tecnici dal cablaggio elettrico. I vantaggi? Riduzione dei costi d’installazione e semplificazione della struttura di rete.

Power on Ethernet (PoE) è una tecnologia che trasporta l’alimentazione
elettrica tramite i cavi di una rete LAN. E’ duale rispetto alla tecnologia
Powerline che invece utilizza la rete elettrica per veicolare i dati. Il principio
di funzionamento della PoE è semplice. I cavi delle reti Ethernet e Fast
Ethernet sono composti da quattro coppie di fili, due coppie sono utilizzate
per la trasmissione dei dati mentre le altre due libere portano l’alimentazione.
Le caratteristiche dei dispostivi PoE sono specificate dallo standard IEEE 802.3af.

I vantaggi del PoE
I dispositivi PoE sono svincolati nell’installazione dalla presenza di
un punto di alimentazione elettrica. Questo si traduce in flessibilità
e in molti casi in una riduzione dei costi di installazione. Per esempio la
posizione più indicata per un Access Point è sopraelevata per
avere una buona copertura del segnale, ma le prese vicino al soffitto sono difficili
da trovare. Quindi oltre al cavo di rete sarebbe necessario cablare un punto
di alimentazione elettrica. Con un dispositivo PoE invece basta far arrivare
il cavo di rete.

Un altro vantaggio offerto da PoE è la semplificazione della struttura
elettrica. Un sistema di sorveglianza PoE (telecamere, stazione di controllo,
e switch/router), tutto sotto UPS, continuerebbe a funzionare in caso di mancanza
di corrente. Ottenere la stessa cosa con un impianto misto, rete e elettrico,
richiederebbe di portare sotto UPS tutti i punti di alimentazione elettrica.
Un’operazione costosa, sia che lo si faccia dislocando un UPS in prossimità
del dispositivo sia cablando una linea elettrica dedicata.

I kit di conversione
Le apparecchiature esistenti che non sono PoE possono avvantaggiarsi della tecnologia
tramite speciali kit di conversione. Il kit è composto da due pezzi.
L’injector, al punto di partenza, ha il compito di aggiungere
l’alimentazione elettrica, standard a 48 V in corrente continua, alle
due coppie di fili liberi. L’injector ha un collegamento alla rete elettrica
e due prese LAN, una per il cavo proveniente dallo switch, router o hub o qualsiasi
altro punto di rete, e l’altra per il cavo che va al dispositivo finale.

Il secondo pezzo si chiama splitter (o picker) e ha il compito
di separare l’alimentazione elettrica dal cavo di rete. Il picker ha due
prese di rete, una per il cavo proveniente dall’injector e una per il
collegamento del dispositivo non PoE, e un connettore di alimentazione in cui
è derivata l’alimentazione aggiunta dall’injector.

Esistono due tipi di picker, attivo e passivo. Nel primo la tensione proveniente
dall’injector è regolata in base alle caratteristiche del dispositivo
da alimentare. Nel passivo la tensione in uscita è uguale a quella inserita
dell’injector. Negli splitter di tipo attivo è trasformata nei
voltaggi standard di 12 V, 6 V o 5 V, sempre in corrente continua.

1 COMMENTO

  1. Buonasera,
    ho letto l’articolo che ho trovato davvero interessante ma avrei una domanda: per sfruttare il POE bisogna considerare anche il valore AWG del cavo? In particolare tra un cavo cat7 24 AWG ed uno 26 AWG, quale sarebbe più giusto usare?

    Grazie

    Luigi

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