Più stabile la spesa It

Secondo le stime di Gartner, si possono leggere in leggero rialzo le previsioni per la spesa It mondiale. Se pure permangono le condizioni di crisi, la visione è più stabile e si intravedono aree di ripresa.

Se pure in un contesto estremamente complesso, c’è un debole segnale positivo in arrivo sulla spesa It.
Gartner ha infatto riletto in leggero rialzo le previsioni rilasciate lo scorso trimestre e ha attestato la spesa It mondiale per il 2012 in crescita del 3%, invece del 2,5% inizialmente previsto, e dunque in grado di raggiungere il tetto dei 3.600 miliardi di dollari.

La revision della stima nasce da una analisi delle decisioni effettuata sul 75% delle cosiddette Global 500 su tutti i segmenti di mercato e in tutte le regioni del mondo.
Se è vero che il momento critico persiste, con la crisi dell’eurozona, la difficile riresa americana e il rallentamento dell’economia cinese, è altrettanto vero che rispetto al trimestre scorso lo scenario si è un po’ più stabilizzato.
Questo significa, va precisato, che lo scenario è e resta conservativo e le intenzioni di spesa sono e restano improntate alla massima cautela.

Qualche sprazzo di luce comunque c’è, a partire, ad esempio, dalla spesa delle imprese per i servizi cloud privati, destinata a passare da 91 a 109 miliardi di dollari, per poi addirittura toccare il tetto dei 207 miliardi entro il 2016.
Il focus resta alto sul fronte del Business Process as a Service (BPaaS), anche se si registrano accelerazioni interessanti sul fronte del PaaS, del Software as a Service e dell’Infrasructure as a Service.

La ripartizione della spesa, secondo Gartner, vede l’hardware attestato sui 420 miliardi di dollari, in crescita del 3,4%, con previsioni in ulteriore miglioramento nel corso del 2013.
La componente software d’impresa cresce proporzionalmente di più, mettendo a segno un +4,3% a 281 miliardi, mentre i servizi It registrano un più modesto +2,3% a 864 miliardi di dollari.
Cresce significativamente la spesa sul comparto Tlc, con la parte apparati che dovrebbe segnare un +10,8% a 377 miliardi e i servizi per i quali si attende un +1,4% a 1.686 miliardi: la crescita, in questo caso, si registra non solo sui mercati emergenti, ma anche sui cosiddetti mercati maturi e nasce dalla necessità di sostenere il traffico generato da una molteplicità di dispositivi connessi, tablet e smartphone in primis.

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