Più intranet che extranet. Le aziende non parlano con l’esterno

I dati quantitativi della ricerca dell’Università di Venezia. “Preoccupanti” i dati delle piccole imprese

Le imprese non distrettuali sono più tecnologiche di quelle che fanno parte
del distretto e le medie imprese sono sicuramente più high tech di quelle
piccole afflitte da un gap tecnologico “preoccupante”. Piccole e medie imprese hanno però un
fattore in comune, purtroppo negativo, che consiste nella scarsa presenza di
tecnologie che fanno dialogare l’azienda con l’esterno.





L’analisi è frutto dei dati della ricerca “Il mercato italiano delle Pmi: i distretti
industriali del futuro”
presentata a Milano, durante un incontro organizzato in Assolombarda dal Club Ti (Tecnologie dell’informazione), da Stefano Micelli, dean di Venice International University e professore associato di economia e gestione delle imprese presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Il ritardo delle piccole imprese significa che solo nel 33,7% dei casi sono dotate di Erp. Il dato è particolarmente interessante perché, sottolinea il docente veneziano “esiste una chiara correlazione fra la posizione
competitiva e dotazione tecnologica
presso le imprese e quest correlazione è particolarmente evidente per le tecnologie che fungono da pivot di un modello manageriale evoluto (Erp e groupware)”
.




La comunicazione mobile arriva al massimo al 46,3% dei casi mentre percentuali maggiori si hanno per corporate banking (75,8%), sito Web 91,6%) e posta elettronica che arriva ormai al 100%.
Male invece e-commerce 3,9% (ma nelle imprese non distrettuali si scende a zero) e videoconferenza che supera di poco il 10%.
Il
commercio elettronico non piace neanche alla media impresa

che al massimo arriva al 2,9%. Un dato che non sorprende Micelli visto che “l’e-commerce è sempre stato rifiutato perché non viene percepito come coerente con il modello competitivo delle imprese leader”.
Migliora la videoconferenza che nelle imprese fuori dal distretto arriva al
30,4% (ma nel distretto si scende all’11,4%).


Le percentuali scendono drasticamente se passiamo a esaminare le tecnologie
che mettono le aziende in comunicazione con l’esterno. E-learning, call center,
sales force automation, supply chain management e customer relationship
management viaggiano abbondantemente sotto il 10% con il Voip e l’intranet che
raccolgono percentuali maggiori, il primo con il 22,9% e la seconda con un
sorprendente 67,5%. Leggermente meglio va nelle medie imprese, anche se il
ritardo rimane. Il Crm, per esempio, è presente nel 20,7% delle imprese non
distrettuali e solo nel 9,6% di quelle del distretto.



Per quanto riguarda l’utilizzo del sito Web, Micelli
sottolinea con preoccupazione il dato secondo il quale nel 46,8 % dei
casi le pagine Internet non hanno offerto nessun risultato all’azienda
.
Un dato che contrasta con il 40% di aziende che come primo output hanno invece
registrato una maggiore relazione con i clienti. Il 31,5% ha ampliato il
portafoglio clienti e il 21,5% ha avuto grazie al web suggerimenti per i
prodotti.

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