Pirateria del software. I trend del 2000

In Europa, la contraffazione informatica ha raggiunto nel 2000 la soglia del 34% del totale dei prodotti in circolazione. In Italia il tasso globale di pirateria si è attestato al 46%.

Gli ultimi dati sulla pirateria software mondiale evidenziano che in Europa la contraffazione informatica ha raggiunto nel 2000 la soglia del 34% del totale dei prodotti in circolazione. In Italia il tasso globale di pirateria si è attestato al 46%, con una crescita di due punti percentuali rispetto all’anno precedente, con perdite stimate in 900 miliardi di lire. A livello mondiale, il software aziendale piratato è stato pari a un terzo del mercato con una perdita economica pari a 11,7 miliardi di dollari (fonte International Planning and Research/Bsa).
“Nonostante il segnale positivo rappresentato dalla riduzione dei crimini informatici in diversi paesi, la pirateria è un fenomeno endemico, soprattutto in Italia – ha commentato Claudia Pavoletti, antipiracy manager Bsa Italia -. Manca una cultura della responsabilità e del diritto ed è su questo fronte che Bsa si sta muovendo cercando di moltiplicare le occasioni di incontro e di sinergia con gli organi locali, le scuole e le istituzioni. Prevale ancora un certo gusto del proibito unito a una grande superficialità. Non è questione di prezzo, come si può credere, perché vengono piratati software che non superano le cento mila lire”.

“Rispetto al ’99, le perdite in dollari causate dalla pirateria sono diminute del 3,5% – ha commentato Paolo Ardemagni, presidente Bsa -. Diminuzione, però, che non è attribuibile a una flessione del fenomeno, bensì a una concomitanza di fattori: nel 2000 il dollaro ha avuto una posizione di forza sui mercati valutari; i prezzi del software hanno continuato a calare e il mercato nel suo complesso, ha riscontrato la crescita più lenta dal ’94, anno a cui risale la prima edizione del Gsps”. In pratica, i numeri non descrivono la consistenza del fenomeno.
Sembra, inoltre, che durante i periodi di crescita economica, quando le aziende aggiornano le proprie tecnologie per tenersi al passo con domanda e concorrenza, l’atteggiamento nei confronti della pirateria sia più severo, ma tenda a una maggior evasione quando si ha un rallentamento della crescita.

Tra i motivi che hanno stimolato un calo del software piratato va ricordato il fatto che le software house hanno incrementato il supporto agli utenti dei loro prodotti al di fuori degli Usa, stimolando così l’acquisto di software legali, che negli ultimi dieci anni i prezzi di mercato del software sono diminuiti, rendendo i vantaggi dell’acquisto legale più accattivanti rispetto ai rischi della pirateria software e che è sempre più rischioso penalmente per un’azienda essere colta in possesso di software illegale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome