Perchè Facebook fa paura alle aziende?

Un’indagine promossa da McAfee evidenzia come i decision maker aziendali ancora temano il Web 2.0. Sicurezza e reputation in primo piano.

Il Web 2.0 fa ancora paura alle aziende.
Lo rivela uno studio promosso da McAfee e realizzato dalla facoltà affiliata con il Center for Education and Research in Information Assurance and Security presso la Purdue University, che evidenzia come le imprese, pur riconoscendo al Web 2.0 un ruolo chiave sia nel supporto delle attività correnti, sia nello sviluppo di nuove opportunità di business, tuttora esprimano forti livelli di preoccupazione in merito alle minacce di sicurezza.

L’indagine ha preso in esame le risposte di un campione composto da oltre 1.000 decision maker di aziende internazionali di diciassette Paesi diversi: oltre la metà degli interpellati manifesta perplessità rispetto alla sicurezza di social media, micro blogging, piattaforme collaborative, web mail e condivisione di contenuti web. 

Ancor più elevata (arriva a toccare il 60%) è la percentuale di chi si dichiara preoccupato rispetto al possibile impatto sulla reputation aziendale in caso di cattivo uso del Web 2.0.
Fanno paura la perdita di reputazione, brand, clienti o fiducia, per non parlare della divulgazione di informazioni confidenziali o sensibili da parte di impiegati, spesso avvenuta per mezzo dei social media.

In generale, quattro sono le aree di rischio identificate dai rispondenti: possibilità di intercettare software malevoli (35%) o virus (15%), rischio di eccessiva sovraesposizione delle informazioni (11%), infine esposizione a spyware (10%).

In realtà c’è chi è già stato scottato. In questo caso si parla di sei società su dieci che dichiarano di aver perso lo scorso anno in media 2 milioni di dollari (per oltre 1 miliardo di dollari complessivo di danni) in seguito a incidenti di sicurezza di varia natura.

In questo contesto, le aziende si interrogano su quale sia il percorso intermedio che sta tra la libertà assoluta di utilizzo e la proibizione totale, cercando di evidenziare quali benefici possano derivare a un’azienda che sappia gestirne l’utilizzo in modalità sicura.

Quel che maggiormente attrae i decision maker verso il Web 2.0 è l’idea di poterne trarre nuove fonti di guadagno. Ne sono convinte tre aziende su quattro, così come un buon 40% delle imprese ha verificato con mano come gli strumenti Web 2.0 abbiano stimolato e potenziato produttività ed efficacia nel loro operato.

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