Per le imprese più piccole, l’accesso al credito è quasi impossibile

La afferma la Cgia di Mestre, che torna a denunciare una situazione in cui i crediti alle imprese si riducono mese dopo mese, i tassi di interesse crescono e le insolvenze delle piccole e micro imprese superano gli 80 miliardi di euro.

Contrazione del credito doveva essere, contrazione del credito è stata.
Supplemento statistico al Bollettino economico della Banca d’Italia alla mano, la Cgia di Mestre denuncia come, a dicembre 2011, i prestiti erogati dal sistema bancario alle imprese sono diminuiti del 2,2%.

Penalizzate da uno spread all’apparenza incolmabile, le imprese di casa nostra hanno subito anche un forte aumento dei tassi di interesse che, come già denunciato in un precedente intervento, si è tramutato in un costo aggiuntivo per l’intero sistema produttivo del valore di 3,7 miliardi di euro.

Ciò detto, a fronte di una crescita dell’inflazione superiore al 3,3%, a ben poco gioverebbe sapere che, nel 2011, l’ammontare complessivo dei prestiti erogati alle imprese avrebbe superato i 995 miliardi di euro, facendo segnare una variazione del +3% rispetto al 2010.

Tuttavia, le ragioni della stretta creditizia a cui il sistema delle piccole e piccolissime imprese starebbe assistendo sarebbero in parte riconducibili anche all’aumento delle sofferenze bancarie registrato dalle aziende che, nell’anno appena conclusosi, hanno toccato gli 80,6 miliardi di euro di insolvente, con un incremento del 36% rispetto ai dodici mesi precedenti.

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