Per il primo posto bastano i link sponsorizzati?

WMR srl StudioCappello – posizionamento nei motori di ricerca Adwords di Google è il sistema più diffuso per fare pubblicità sui motori di ricerca. Il sistema però

Adwords di Google è il sistema più diffuso per fare pubblicità sui motori di
ricerca. Tale sistema in effetti però non garantisce la visibilità ai primi
posti nei motori di ricerca
su parole chiave specifiche, ne tantomeno la
presenza, visto che la presenza ai primi posti viene data agli annunci che hanno
il migliore rapporto costo per click / click effettuati.
Google in proposito ci dice:



La posizione di un annuncio basato su parole chiave è
determinata da vari fattori di rendimento, tra cui il costo massimo per clic,
la percentuale di clic effettiva e il testo dell’annuncio.




In sostanza, rimane al primo posto chi più spende, e non chi offre di più
al costo per click, come erroneamente molti inserzionisti credono (o come
propone invece Overture). In settori molto competitivi probabilmente non è
sufficiente nemmeno essere disposti a pagare molto per essere ben
visibili.

PARADOSSO
Per tale ragione, lavorando bene con la
creatività per avere testi degli annunci che attirino solo il target desiderato,
potremmo avere l’effetto di perdere posizionamenti di rilevo a scapito magari di
annunci più generici che abbracciano target più ampli, e magari si tratta di
aziende similari la nostra.

Per quel che riguarda il mercato italiano, a
dir la verità, la situazione in molti settori è per ora abbastanza rosea visto
che sono ancora poche le aziende che hanno capito che con l’Adv pay per click
possono ottenere molto, per cui la competitività degli inserzionisti è ancora
abbastanza limitata permettendo posizioni di rilievo realmente ottenibili (ma in
alcuni settori non è così, come ad esempio nel settore turistico, assicurativo,
It).

Questo potrebbe indurre alcune aziende a preferire il pay per
click al posizionamento organico, anche per una “sensazione” di maggiore
garanzia e comprensione dello strumento che il primo sistema propone rispetto il
secondo
.

Ma alcune riflessioni utili sono da farsi:




  1. Se oggi le campagne
    pay per click hanno costi abordabili, lo saranno anche domani?

    Ricordo
    due anni fa quando i singoli alberghi potevano lanciare campagne pay per click
    sui motori con costi contenuti anche su parole chiave molto generiche e
    competitive (es. “Hotel Roma”). Oggi per essere visibile su tali parole forse
    bisogna spendere budget disponibili solo ai grandi tour operator e a grosse
    aziende. E sì che sono passati solo due anni!
    Essere presenti nei risultati
    organici, al contrario, non ha costi aggiuntivi a quelli iniziali.
    Naturalmente, il
    pay per click ha i suoi pro.
     



  2. Non tutti gli utenti
    gradiscono  i link a pagamento.

    E’ dimostrato da diverse ricerche
    internazionali e italiane. Molti utenti non amano i link sponsorizzati
    (mediamente il 40%). Rinunciamo a questa grossa fetta di possibili clienti e
    li lasciamo ai nostri competitor?
     



  3. Essere presente nei
    risultati organici in posizioni di rilievo richiede
    tempo

    Ottimizzazione del sito, indicizzazione dei contenuti,
    valorizzazione del Page Rank di Google: sono operazioni che richiedono molto
    tempo. I primi risultati si hanno a breve ma per settori competitivi parlare
    di mesi è d’obbligo, e le posizioni importanti su parole chiave specifiche si
    ottengono solo dopo molto lavoro. Per tale motivo non è mai troppo tardi per
    decidere di cominciare di valorizzare la presenza nei motori di ricerca.
    Personalmente consiglio di preparasi un anno prima (e se mi contattate vi
    spiego dettagliatamente il perchè).
     



  4. Mi interessa
    affermare il brand della mia azienda?

    Gli utenti associano i siti
    posizionati ai primi posti nei motori di ricerca il concetto che “se sono
    primi, probabilmente lo sono perchè sono i migliori”. Inoltre, se un utente
    trova costantemente un nome di un’azienda quando  fa ricerche su prodotti
    o servizi da questi trattati, è probabile che rimanga impressionata nella sua
    mente tale brand che si ripresenterà poi al momento del reale bisogno (con un
    concetto tanto gradito ai marketer: “top of the
    mind”).
     
    Ricordiamo inoltre che se il nostro annuncio non riceve
    almeno 4 click ogni 1000 impression, non verrà più visualizzato. Per cui se
    volgiamo fare azioni di branding (essere visti per essere ricordati, più che
    essere trovati per essere “cliccati”) AdWords probabilmente non non va proprio
    bene.


Alla
luce di tali riflessioni, risulta utile chiedersi cosa voglio io da Internet e
dai motori di ricerca prima di attivarsi per cercare un’agenzia che sappia
proporre servizi di visibilità nei motori di ricerca. Se il mio obiettivo
comprende azioni per vendere oggi e vendere anche domani a tutto il mio target
possibile, senza rinunciare all’affermazione del mio brand, il giusto mix di
servizi di ottimizzazione, posizionamento, keyword adveretising è la risposta
giusta.


Aggiornamenti sull’argomento anche sul mio bolg: Search Engine
Advertising

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome