Per Icos il cloud è una Nu-Age

L’accordo con Joyent rappresenta per il distributore di Ferrara l’opportunità pe rfare il suo ingresso nel mondo dei servizi. Con una società dedicata.

C’è qualcosa che va oltre il puro accordo di distribuzione nell’intesa annunciata pochi giorni fa tra Icos e Joyent.
Per la società statunitense, che in Italia ha già al suo attivo un importante accordo con Libero, che ha ha addottato la sua piattaforma di Data Center Optimisation SmartDataCenter, Icos rappresenta il primo passo in assoluto nel mondo della distribuzione.
Per Icos, invece, Joyent rappresenta l’opportunità per aprire una nuova linea di business focalizzata sulla erogazione di servizi.

Racconta Riccardo Maiarelli, amministratore delegato del distributore ferrarese: ”Abbiamo incontrato Joyent alla fine dello scorso anno e noi, che da sempre ci muoviamo nel mondo enterprise e che stavamo studiando nuovi modelli di erogazione di servizi, abbiamo trovato nella proposta Joyent la piattaforma giusta sulla quale poggiare tutti i servizi che nel tempo andremo a distribuire”.
Proseguendo nella strategia ormai consolidata del Gruppo, che tende a indirizzare ciascuna specifica attività con unit dedicate, l’ingresso nel mondo dei servizi anche in questo caso per Icos verrà finalizzato con la creazione di una società ad hoc.
Si chiamerà Nu-Age, che coniuga da un lato l’idea della ”nuvola” e quindi del cloud, dall’altro quella della nuova era dell’It.
Consapevole di perseguire una linea strategica scelta anche da altri distributori, Maiarelli spiega: ”Probabilmente in termini di delivery arriviamo un po’ più tardi rispetto ad altri competitor, ma manteniamo ben saldo il nostro focus sul mondo Enterprise: perché è in quest’ambito che si colloca la nostra proposta”.
E se l’accordo con Joyent è già attivo e operativo, per l’avvio delle operation di Nu-Age bisognerà aspettare qualche mese, con tutta probabilità con il mese di giugno, alla chiusura dell’anno fiscale in corso e in concomitanza con l’avvio del nuovo esercizio.
”Con il mese di luglio vogliamo integrare sulla piattaforma Joyent altri prodotti, servizi e tecnologie che fanno già parte del nostro portafoglio distributivo”.

Philippe Weppe, che segue le attività di Joyent in Europa, un passato in Sun Micrososystems che ha sicuramente favorito l’incontro con Maiarelli, di Joyent racconta: ”La società è nata otto anni fa come cloud service provider a San Francisco. Grazie anche a forti collaborazioni sviluppate con realtà quali Dell e Intel, il focus si è spostato verso l’area del data center as a service con un obiettivo specifico: ottimizzare l’uso dell’infrastruttura. In Europa l’azienda è arrivata due anni fa e ha cominciato a indirizzare i grandi clienti. Nascono così le intese con Libero in Italia o con Telefonica in Spagna. Offriamo servizi multidatacenter che consentono l’ottimizzazione dell’infrastruttura con evidenti risparmi di costi. Per Libero si parla di un contenimento delle spese nell’ordine del 42%”.
La logica perseguita da Joyent è che non sia necessario realizzare grandi datacenter: fondamentale è lavorare sull’interazione e l’interconnessione tra data center locali, dimensionalmente più piccoli, gestiti con un controllo centrale.
”Un approccio da grid data center. I reseller possono rivendere i servizi, utilizzando sia il loro datacenter, sia quello del distributore, o ancora altri datacenter sul territorio, tutti interconnessi tra loro”.

Di fatto, con Joyent è entrata nel portafoglio di Icos una infrastruttura tecnologica sulla quale è possibile sviluppare servizi in ottica PaaS e IaaS.
”E’ una infrastruttura nella quale i nostri clienti possono trovare le soluzioni cloud che servono, da quelle infrastrutturali a quelle applicative – spiega ancora Maiarelli – . Erogheremo anche servizi di hosting, così che i nostri clienti possano portare sulla nostra piattaforma i loro applicativi”.
Per preparare il debutto di Nu-Age, Icos inizierà un percorso di incontri con i suoi clienti a partire dalla primavera.
Considerato il target e la natura degli investimenti (per SmartDataCenter si parla comunque di soluzioni nell’ordine di qualche decina di migliaia di eurondr.) il numero di partner che verranno coinvolti sarà intorno alla trentina di aziende.
Per il momento la società è impegnata con la formazione del proprio staff interno.
Poi arriverà il momento della definizione delle proposte commerciali.
”Penso che moduleremo le proposte in diverse taglie, dalla classica offerta da distribuzione, con SmartOs, per arrivare alla proposta di Os e server generati da noi su software Joytent e piattaforme quali ad esempio Dell, fino al vero e proprio data center in a box”.
Intanto, sempre a Ferrara, sta prendendo forma il primo Icos-Joyent Solution Center, che aiuterà Icos e i suoi partner a misurare dal punto di vista applicativo le riduzioni di costi e i benefici di business che si hanno trasformando il datacenter in datacenter virtuale.

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