Per Google Chrome Os è open ma vuole i suoi pc

Il codice aperto fin da subito agli sviluppatori. Le prime macchine disponibili dalla fine del prossimo anno.

Dopo averlo annunciatyo lo scorso mese di luglio, nella serata di ieri Google ha rivelato una serie di informazioni in più sul suo prossimo sistema operativo, Chrome Os e sullo stato di avanzamento del progetto Chromium che ne sta seguendo lo sviluppo.

Niente demo pubblica, va detto subito, ma una serie di indicazioni importanti che già tracciano le prime linee di demarcazione.

Chrome Os non sarà disponibile prima della fine del prossimo anno, ma fin da subito gli sviluppatori potranno lavorarci dal momento che Google ha deciso di rilasciare il codice in modalità open source.

Confermati pienamento, invece, quelli che fin da subito sono stati presentati come gli atout del sistema: leggerezza, velocità, sicurezza, un look & feel non distante da quello del browser e, soprattutto, massima interrelazione con il Web. 
Perché è nel Web e nelle applicazioni che sul Web risiedono che Chrome Os va a collocarsi e non è proprio un caso che la piattaforma d’elezione per il nuovo sistema operativo siano i netbook.
Tanto che qualcuno comincia a  parlare di Chrome Pc, indicando così una categoria di dispositivi specifica, sulla quale far girare il nuovo Os.

Si tratterà, comunque, di macchine forse un pochino più grandi nelle dimensioni degli attuali netbook, per un maggior confort degli utenti, con cuore Arm o x86 e dischi allo stato solido.
Poca memoria, del resto non serve, quando tutte le applicazioni e dati risiedono sul web e lo stesso sistema operativo è stato disegnato con requisiti minimi.

Naturalmente la connettività è fondamentale e qui qualche speculazione già si spreca.
Se il WiFi è la conditio sine qua, quali sono le alternative alle quali Google sta pensando?
Qualcuno parla di WiMax, anche se Google è sembrata piuttosto tiepida al riguardo negli ultimi mesi.
L’alternativia Lte sembra più percorribile, anche in considerazione dell’impegno dichiarato da alcuni tra i principali operatori Usa in questa direzione.

Sicuramente, dal punto di vista del modello di business, queste indicazioni sembrano piuttosto interessanti per i produttori di dispositivi, che si vedrebbero alleggeriti di una serie di costi legati al software e ai componenti, ma nel corso dell’annuncio nessuno si è sbilanciato in indicazioni sui possibili costi né sul possibile prezzo all’utente finale di un Chrome Pc.

Non sono mancate alcune note relative alle periferiche e Google si è impegnata a garantire la compatibilità del suo Os con tastiere, mouse, webcam, stampanti disponibili.

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