Per fronteggiare le frodi, cambiamo l’Iva

Le indicazioni del Parlamento alla Commissione europea: esenzione per no-profit, soglie per le Pmi, aliquote ridotte per i prodotti eco-compatibili.

Con una risoluzione il Parlamento europeo ha
risposto al Libro verde della Commissione europea sul futuro dell’Iva,
pubblicato a dicembre 2010.

Il documento sarà la base per la strategia
europea attesa per la fine dell’anno.

Per il relatore del provvedimento, David Casa,
non deve più accadere che gli imprenditori europei preferiscano fare affari con
paesi non Ue che hanno un regime Iva più semplice. Vanno allora semplificate le
infrastrutture e va data priorità anche alla lotta alle frodi fiscali.

L’obiettivo principale della risoluzione è
trovare un equilibrio tra il mantenimento del gettito Iva ai livelli
necessari ma, al tempo stesso, assicurarsi che tale gettito non soffochi le
attività imprenditoriali.

Ciò può essere realizzato grazie alla lotta
contro la frode
(che costa 100 miliardi di euro in mancate entrate) e
riducendo la sovrabbondanza di esenzioni e tariffe diverse.

I nuovi regimi Iva dovranno semplificare la vita
degli imprenditori onesti e aiutare le organizzazioni no-profit nella fornitura
di beni e servizi.

La risoluzione invita la Commissione a proporre
un meccanismo che consenta agli Stati membri che desiderano rafforzare la
società civile di introdurre un’esenzione Iva generale per tutte o per
la maggior parte delle attività svolte da organizzazioni no-profit, con
particolare riferimento alle Ong più piccole.

Si chiede inoltre alla Commissione e agli Stati
membri di considerare l’introduzione a livello europeo di una soglia di
esenzione
Iva per le Pmi, al fine di ridurre la burocrazia e costi e
per facilitare l’accesso al mercato interno.

La risoluzione chiede anche una strategia
verde
in materia di Iva che preveda aliquote ridotte sui prodotti
eco-compatibili per renderli più competitivi rispetto a quelli non-ecologici
più a buon mercato.

Soddisfatto della risoluzione Claudio Morganti,
membro della commissione per gli affari economici e monetari e relatore ombra
della relazione. «In particolare – ha fatto notare Morganti- è stato
approvato un mio emendamento che va nella direzione di istituire una soglia di
esenzione Iva per le piccole e medie imprese, estesa a tutta l’Ue, in modo da
ridurre oneri e costi e facilitare, così, un più ampio accesso al mercato
interno, specialmente per l’imprenditoria giovanile
».

A favore delle Pmi, per Morganti, vi è anche la
semplificazione amministrativa e burocratica attraverso un uso migliore degli
strumenti digitali.

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