Per fare cloud serve più rete e un modello Tlc

Per Bernardo Centrone di Orange Business Services il mercato è fluido e va interpretato, anche se soluzioni ne esistono già e funzionano. L’affidabilità del network fa premio su tutto.

Per Bernardo Centrone, country general manager di Orange Business Services per Italia, Spagna e Portogallo «Siamo ancora in una fase di mercato fluida per il cloud computing. Il cloud non è cosa del tutto nuova. A tratti lo stiamo già usando, anche inconsapevolmente. Quello di cui dobbiamo parlare è l’interpretazione che si dà della nuova offerta».

Siamo in una fase dinamica, quindi, e Orange Business Services, dal suo punto di vista sovranazionale riesce, per il manager, ad avere un respiro lungo, una lente d’azione che fa anticipare le tendenze.
«Gli utenti in genere non lanciano ancora Rfp (request for proposals – ndr) con questo nome, anche se qualcuno che l’ha fatto c’è» dice Centrone.

Sta al fornitore di servizi, allora, intercettare i bisogni e tradurli in una soluzione a cui mettere il nome “cloud“.
Pay as you go – no Capex“, ossia, tariffazione a consumo senza spese in capitale, pare essre il nuovo modello che si staglia.
Una cosa a cui i provider di Tlc sono già avvezzi, adusi come sono a fare billing, a tariffare i consumi. Ecco perché sul fronte dei fornitori di servizi It al capitolo cloud appaiono soggetti di estrazione telco, come appunto Orange (cioè France Telecom), ma anche la Telecom nostrana o Bt.

Il piatto d’offerta per essere convincente deve contenere tre ingredienti imprescindibili: sicurezza, affidabilità e performance.

«A noi va bene perché li abbiamo, dato che abbiamo investito nell’ultimo decennio per costruirceli – dice Centrone -. Per un’azienda non sono negoziabili, ci vogliono. Anche perché sono la base di qualsiasi cosa si voglia chiamare Service level agreement».

Per fare cloud, allora, serve più network. Sia che si tratti di infrastrutture (Iaas), piattaforme (Paas) o applicazioni (Saas), il cloud non può prescindere dalla tenuta del “pianeta rete”.

Da qui l’affidabilità del fornitore, cioè la carta su cui ha puntato Orange Business Services. E su cui pare stia puntando il mercato. Secondo Centrone arrivano segnali di una concreta ripresa, con la pianificazione di interventi non più solo tattici, ma caratterizzati da un respiro di medio periodo.

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