Per Csc accordo decennale con Marconi

Siglato un contratto per la fornitura di servizi It in outsourcing, che coinvolge anche le attività italiane. Il big americano sigli anche un’intesa, di valore inferiore ma nello stesso ambito, con la danese Iss.

28 maggio 2003 Colpo grosso per Computer Sciences (Csc), che ha chiuso con l’inglese Marconi un accordo decennale per la fornitura di servizi It in outsourcing del valore di 735 milioni di dollari. Si tratta di un contratto significativo, al di là dei numeri, perché la comunità dei vendor specializzati nell’outsourcing si è mostrata restia a firmare intese di lungo termine con clienti che operano in mercati volatili, Peraltro, ci sono stati esempi, anche recenti, di fornitori che hanno patito perdite di denaro legate a contratti chiusi prematuramente per il fallimento del relativo cliente, com’è capitato a Eds con Worldcom e Us Airways.

Marconi, perdipiù, esce da un periodo molto difficile ed è appena stata riammessa alla Borsa di Londra, dopo una ristrutturazione che ha visto i vecchi azionisti ritrovarsi con solo lo 0,5% del valore di ciascun titolo, essendo il resto passato nelle mani dei creditori. Tuttavia, è stata compiuta una drastica opera di taglio dei costi e ora l’azienda combatte per mantenere la propria quota di mercato in un comparto in contrazione. Le attese finanziarie parlano di una flessione del 5% nelle vendite per il corrente esercizio fiscale.

Van B. Honeycutt, chairman e Chief executive officer di Csc ha dichiarato: «Il nostro obiettivo primario è quello di far leva sulle nostre competenze tecnologiche globali per supportare Marconi nel raggiungimento dei propri obiettivi di business». Si sa anche, tuttavia, che il vendor si è assicurato una sorta di “buonuscita” contrattuale anche nel caso che la posizione finanziaria del cliente dovesse tornare a deteriorarsi. Anche il volume di servizi offerti è flessibile, in funzione di una domanda che potrebbe mutare nel tempo. In particolare, Csc supporterà e gestirà l’It help desk, il desktop computing, il networking e le operazioni midrange. A ciò si aggiungono lo sviluppo e la manutenzione di applicazioni software, nonché la fornitura di servizi di telecomunicazioni.

Il contratto riguarda le operazioni mondiali, eccezion fatta, per ora, per Asia-Pacifico e Medio Oriente. Circa 360 dipendenti Marconi dovrebbero trasferirsi in Csc nel mese di giugno e questo riguarda anche l’Italia, dove, in particolare, l’operazione sarà subordinata «alla positiva conclusione delle consultazioni sindacali, così come previsto dalla vigente procedura legale», come si legge in una nota ufficiale. Bt Group agirà come subfornitore per i servizi di networking (Lan e Wan), voce, conferenza e accesso remoto globale.

In parallelo Csc ha chiuso un accordo di outsourcing anche con la danese Iss, per un valore di 640 milioni di dollari. La società di facility management cederà le operazioni It alla filiale danese di Csc per quattro anni. Di recente la società di servizi ha chiuso in Danimarca contratti anche con l’operatore di telecomunicazioni Tdc e con la compagnia assicurativa Tryg.

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