Per Bt Italia, il futuro è la comunicazione unificata su Ip

Bt Italia ha completato nelle scorse settimane l’acquisizione di i.Net. Con questa mossa, il portafoglio della business unit del colosso delle Tlc inglesi si completa con un’offerta di hosting e gestione in outsourcing dei sistemi It. «Con i.Net – esor …

Bt Italia ha completato nelle scorse settimane l’acquisizione di i.Net. Con questa mossa, il portafoglio della business unit del colosso delle Tlc inglesi si completa con un’offerta di hosting e gestione in outsourcing dei sistemi It.
«Con i.Net – esordisce Giuseppe Bonacina, direttore strategy, marketing and proposition and professional services di Bt Italia – abbiamo acquisito l’accesso a tre facility, due a Milano e una a Roma, che complessivamente impiegano 85 ingegneri sistemisti e 30 esperti di sicurezza».

L’operatore britannico offre soluzioni di fonia e dati, oltre che hosting e ridisegno delle reti. «Vogliamo riuscire a spostare sulla rete – prosegue – gran parte dell’intelligenza delle applicazioni utilizzate in azienda». Ecco perché, sul lato delle applicazioni di customer care «l’imperativo è estendere i confini del contact center oltre la scrivania delle persone dedicate al front line e il nostro servizio Bt Contact Centre può consentire a chiunque di farlo».

Il futuro, infatti, secondo i vertici di Bt Italia, è la comunicazione unificata su Ip «ambito nel quale ci muoviamo forti della nostra esperienza di system integrator specializzato nel networking. La convergenza fisso-mobile è una realtà specie per chi, come noi, dispone di una rete in fibra ottica di proprietà, che si snoda su 12.000 chilometri lungo tutto il territorio nazionale».

Largo, allora, alle soluzioni che consentono di contenere le spese per le comunicazioni intra e interaziendali. «Alle aziende che vogliono risolvere il problema dei costi telefonici – spiega Bonacina – noi rispondiamo con Vip, un contratto che prevede l’opzione di comunicazioni wired e senza fili nello stesso contratto, con una tariffazione estremamente flessibile, a consumo o a canone».

Dallo scorso gennaio, infatti, l’offerta di Bt Italia si è arricchita e oggi conta anche servizi di fonia mobile, che sfruttano l’infrastruttura wireless di Vodafone. Completata la fusione con i.Net, oggi l’obiettivo è di mettere a fattor comune le rispettive competenze, con l’idea non solo di consolidare i tradizionali ambiti di offerta di Bt, ma sopratutto di ampliare il business. «L’acquisizione di i.Net, che segue quella dello specialista di sicurezza delle reti Counterpane, arricchisce la nostra offerta di soluzioni con una proposizione ritagliata non più solo per le grandi, ma anche per le medie organizzazioni – conclude Bonacina -. Vogliamo migliorare la penetrazione nel mercato bancario sfruttando le sinergie in essere con i.Net, il cui portafoglio ordini attivi è fatto per il 25% su realtà del mondo finance».

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