PeopleSoft mette a frutto l’eredità Jd Edwards

La società di Pleasanton ha rinfrescato la piattaforma EnterpriseOne con una pletora di nuove funzionalità: dall’Rfid al Crm.

12 ottobre 2004

Può sembrare una mossa decisamente intempestiva, oppure, all’opposto, una iniziativa che prepara il terreno a quella che, per alcuni, è la probabile acquisizione da parte di Oracle. Sta di fatto che PeopleSoft ha deciso di rinfrescare proprio in questo momento l’offerta ereditata con l’acquisizione di Jd Edwards lo scorso anno, conferendole anche una maggiore linea di continuità rispetto al proprio ventaglio di offerta.


La piattaforma EnterpriseOne (quella, appunto, arrivata con Jd Edwards,) arriva così alla versione 8.11 arricchita di ben 250 migliorie, tra le quali spiccano i moduli Demand Flow Manufacturing (per l’ottimizzazione delle linee di produzione, pianificazione e scheduling degli ordini), Rfid Processor e Sales and Operations Planning. Per quanto riguarda l’identificazione a radiofrequenza, è bene precisare che gli attuali aggiornamenti abilitano le aziende alla ricezione di unità “etichettate” con tag Rfid, mentre in precedenza era supportata solo la spedizione.


Novità anche per le applicazioni EnterpriseOne di Crm, che con questa release sono integrate, a livello di interfaccia e di database, con le soluzioni di supply chain e, quindi, con i sistemi di produzione, salendo al livello delle operazioni di back office.


Con questi annunci, PeopleSoft mostra di mantenere le promesse circa il supporto dei prodotti Jd Edwards. Ed è proprio la base clienti di Jd Edwards, fatta prevalentemente da realtà manifatturiere, a rappresentare un fattore di interesse fondamentale per la società di Pleasanton, dato che in questi ambiti è assai comune la presenza di piattaforme iSeries di Ibm, che Oracle non supporta. Alcuni analisti, anzi, pensano che l’aggiornamento di EnterpriseOne rappresenti un segnale che indica come PeopleSoft intenda “resistere” al grande merger perseguito da Larry Allison.

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