Peoplesoft illustra i piani, per licenziamenti e prodotti

La società ha dettagliato i piani di integrazione del neo-acquisto J. D. Edwards. Confermata l’intenzione di licenziare fino a un migliaio di dipendenti, mentre il catalogo dei prodotti resterà intatto.

Gli analisti di mercato hanno incontrato la dirigenza PeopleSoft per una disamina più dettagliata dei piani di integrazione del neo-acquisto J. D. Edwards. L’azienda ha inoltre confermato l’intenzione di licenziare fino a un migliaio di dipendenti, mentre l’attuale catalogo di prodotti J. D. Edwards resterà intatta. Le nuove linee di prodotto verranno affiancate alla tradizionale offerta PeopleSoft attraverso la creazione di tre famiglie di applicazioni. Secondo i piani appena annunciati i prodotti J. D. Edwards ricadranno nell’ambito delle nuove linee PeopleSoft World e PeopleSoft Enterprise One. Il Ceo Craig Conway ha cercato in maniera esplicita di contrastare quelle che dovrebbero essere le intenzioni di Oracle con la sua offerta ostile nei confronti di PeopleSoft. Larry Ellison aveva fatto capire che dopo l’eventuale acquisizione, Oracle avrebbe smesso di vendere soluzioni PeopleSoft. Finora quest’ultima è riuscita a respingere l’attacco lanciato dal gigante dei database a pochi giorni dalla notizia della fusione tra PeopleSoft e J. D. Edwards. “Questo non è mai stato un dramma del consolidamento,” ha spiegato Conway agli analisti, “non è mai stata un’operazione mirata allo snellimento delle linee prodotto o al rafforzamento per consolidamento di una fonte di guadagno. Abbiamo sempre parlato di crescita.” Una dichiarazione che rappresenta una boccata d’ossigeno per gli attuali utenti di prodotti J. D. Edwards, ma che per i dipendenti non è certo un’occasione di festa. L’obiettivo di contenimento di una struttura di costi ormai duplicata e compresa a seconda delle stime tra i 167 e i 207 milioni di dollari, porterà a un taglio di personale proporzionalmente compreso tra i 750 e 1.000 posti di lavoro. I licenziamenti porteranno a una riduzione tra il 6 e l’8% di una forza lavoro combinata pari a 13 mila dipendenti.
Tagli a parte, PeopleSoft sottolinea le opportunità di crescita attraverso la commercializzazione di soluzioni proprie alla clientela J. D. Edwards e viceversa. A tale scopo, l’azienda intende costruire i necessari ponti tecnologici che renderanno compatibili le rispettive linee prodotto. Un lavoro che PeopleSoft conta di portare a termine nei prossimi sei mesi, mentre entro il prossimo anno e mezzo dovrebbero cominciare a essere disponibile anche prodotti interamente nuovi, dichiara il responsabile delle tecnologie, Ram Gupta. Un’altra notizia riguarda le intenzioni da parte del management di riacquistare un numero di azioni PeopleSoft per un valore complessivo di 350 milioni di dollari entro la fine dell’anno. Questo controvalore rappresenta il 5% circa dei 316,6 milioni di azioni in circolazione e può essere considerato come il tentativo di cautelarsi ulteriormente dalle mire aggressive di Oracle.

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