PeopleSoft apre la porta a Oracle

Il board della società ha fatto capire che, se la casa di Larry Allison alza il prezzo, è ben disposta a trattare la propria vendita.

6 ottobre 2004

Non è escluso che l’acquisto di PeopleSoft vada in porto velocemente, a condizione che Oracle alzi il prezzo. Anzi, l’eventualità sarebbe addirittura molto probabile.


A dirlo non sono gli analisti ma lo stesso consiglio di amministrazione della società di Pleasanton, che si è espresso per bocca del suo membro Steven Goldby, in occasione della testimonianza presso la corte del Delaware collegata alle pendenze relative alla proposta di acquisizione ancora aperte.


Goldby avrebbe affermato che il board di PeopleSoft non ha mai escluso a priori la possibilità di arrivare a un accordo con la casa di Larry Allison. Un board in palese contrasto, quindi, con l’ostinazione mostrata dall’ormai ex Ceo Craig Conway.


A questo punto, Oracle potrebbe trovarsi la strada spianata: l’ultima prova da superare è il via libera da parte della Comunità Europea. Ma gli osservatori sottolineano che un veto al merger da parte di Mario Monti sembra alquanto improbabile in questo momento, quando mancano poche settimane alla scadenza del suo mandato.


Oracle offre 21 dollari per azione agli azionisti PeopleSoft, per un totale di 7.7 miliardi di dollari. Nella giornata di ieri, le azioni PeopleSoft hanno chiuso in rialzo a 22.8 dollari.


Nel pieno della bufera una cosa è certa: PeopleSoft sta continuando a capitalizzare gli sviluppi tecnologici rilasciando novità di prodotto. L’ultima in questione riguarda il cavallo di battaglia della società, cioè le Enterprise Human Resources Management Solutions (Hrms), arrivate alla versione 8.9.


L’aggiornamento comprende qualcosa come 250 nuove funzionalità, alcune pensate per mercati specifici, come il banking e finance, il manufacturing, il ratail e la Pa, altre di carattere orizzontale. Tra queste ultime spicca un’area dedicata alla gestione dei contratti di lavoro precari, che riguardano collaboratori a contratto, consulenti ma anche impiegati a tempo determinato.


Grazie a questo contributo, e al modello di gestione centrato sulla singola persona, tutti i dipendenti e collaboratori potranno essere gestiti tramite un unico identificativo, che li seguirà per tutta la durata del rapporto, a prescindere dai cambiamenti di contratto. Di rilievo è anche il nuovo modulo Enterprise Absence Management, che monitora le assenze degli impiegati pianificando i dati amministrativi e contabili correlati.

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