PeopleSoft acquista J.D.Edwards per 1,7 miliardi di dollari

L’operazione consentirà a PeopleSoft di operare anche sul mercato delle medie imprese. Il pagamento avverrà in azioni e J.D. Edwards sarà una subsidiary detenuta al 100% da PeopleSoft.

2 giugno 2003 L’annuncio è stato dato nella giornata di lunedì: PeopleSoft acquisirà J.D. Edwards per un controvalore in azioni di 1,7 miliardi di dollari, ovvero pagando ciascuna azione di J.D.Edwards con 0,86 delle proprie.
Dall’operazione nascerà una realtà da 2,8 miliardi di dollari, con 13.000 addetti e oltre 11.000 clienti in 150 Paesi.
Il core business di PeopleSoft si è concentrato in misura maggiore sul software per la gestione delle risorse umane, indirizzato in modo particolare alle grandi aziende. Dal canto suo, invece, J.D.Edwards ha lavorato sull’integrazione della produzione, in modo particolare per le aziende di medie dimensioni. Questo consente alle due società di dichiarare che esiste una sovrapposizione molto lieve nelle rispettive basi clienti, mentre la competition resta molto forte nei confronti di realtà quali Sap oppure Oracle.
Dunque, in un momento in cui le aziende sembrano riluttanti a spendere in tecnologia, l’acquisizione di J.D.Edwards dovrebbe dare a PeopleSoft l’opportunità di operare con un respiro decisamente più ampio nel mercato del software per l’enterprise, consentendole per altro di reggere la concorrenza non solo dei competito tradizionali, le già citate Sap e Oracle, ma anche di una Microsoft fermamente intenzionata a trasformare la propria divisione Business Solutions in una unità operativa da 10 miliardi di dollari.
Secondo gli analisti di Ftn Midwest Research l’acquisizione – e l’acquisizione di J.D.Edwards in modo specifico – era di fatto l’unica strada rimasta a PeopleSoft per fronteggiare Microsoft e Sap.
J.D.Edwards opererà come subsidiary detenuta al 100% da PeopleSoft, con piena integrazione a livello organizzativo.
Qualche analista ha però osservato, che la scommessa per le due aziende sarà portare a termine il processo di integrazione prima che le opportunità nel segmento della media impresa vengano esaurite.

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