Pc: la crisi frena anche il mercato professionale

I dati di Gartner evidenziano un mercato debole in Europa Occidentale. Per i pc il calo è del 18,9% a 12,7 milioni di unità.

Un calo del 18,9% a 12,7 milioni di unità.
È questo il dato più evidente che emerge dalla presentazione dell’analisi di Gartner sull’andamento del comparto pc in Europa Occidentale nel secondo trimestre dell’anno in corso.

Un risultato in qualche misura prevedibile, dal momento che la società di analisi non considera nelle sue valutazioni l’emergente segmento dei tablet.
Il calo evidenziato da Gartner è attribuibile a una debolezza generalizzata tanto sul fronte professionale, che registra un calo del 9% e sembra rimandare ulteriormente il percorso di migrazione a Windows 7, tanto sul fronte consumer, segmento quest’ultimo ancora frenato da un eccesso di inventario ereditato dalla chiusura del 2011 e che arriva alla fine di giugno con un -27% rispetto all’anno precedente.

Particolarmente penalizzato il segmento dei pc mobile, per il quale si registra un calo del 20,4%, attribuibile in gran parte alla riduzione della domanda sul fronte netbook e minipc, attestata sul -53% rispetto all’anno precedente.
Più contenuta, invece, la riduzione registrata sui desktop, attestata sul 15,4% rispetto al pari periodo del 2010.

Per quanto riguarda la classifica per produttori, proprio il declino dei netbook penalizza Acer, che perde la sua posizione di prima in classifica lasciando il posto ad Hp.
Hp dunque guadagna la prima posizione e con 3,1 milioni di unità vendute conquista una share del 25,1%, se pure in calo del 6,1% rispetto all’anno precedente.
La segue Acer, a quota 2 milioni di unità, pari a una share del 16,2%: per lei il calo rispetto al precedente esercizio è pari al 44,2%.
Terza in classifica è Dell, a quota 1,3 milioni di macchine, in calo del 12,7% anno su anno, seguita a sua volta da Asus, appena sopra il milione di unità: anche per la società taiwanese il calo nel segmento netbook è penalizzante, tanto che il risultato di fine trimestre si attesta a un -22,9% rispetto al 2010.
Infine, la quinta posizione spetta ad Apple, ferma a quota 879.000 macchine, unica, tuttavia, a mostrare un lieve progresso rispetto all’anno precedente con il suo +0,5%.

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