Pc: il peggior trimestre in venti anni

I dati di Idc relativi ai primi tre mesi dell’anno sono sconfortanti. E l’effetto Windows 8 non si sente né sul consumer né sulle imprese.

Se non fosse bastata la chiusura del 2012, ora arrivano anche i risultati del primo trimester di questo 2013 a testimoniare la crisi profonda nella quale è entrato il comparto pc mondiale.

I primi dati rilasciati da Idc parlano infatti di un calo del 14 per cento rispetto al primo trimestre dello scorso anno, con le vendite attestate a 76,3 milioni di unità.
Il dato è particolarmente negative, non solo perché segna un raddoppio rispetto al già non lusinghiero -7.7% previsto dalle precedenti stime, ma soprattutto perché ci troviamo di fronte al peggior risultato messo a segno da questa industria negli ultimi 20 anni.

I motivi sono quelli già da tempo evidenziati: il decline inesorabile dei netbook, la crescita dei laptop, lo scarso appeal che Windows 8 ancora sembra avere presso i consumatori e un orientamento di spesa oggi maggiormente rivolto al mondo degli smartphone.

Paradossalmente, in un mondo sempre più touch è proprio il touch una delle discriminanti su cui si impernia la crisi.
Secondo Idc, infatti, i consumatori ritengono di non potersi permettere una macchina touch che consentirebbe loro di fruttare a pieno le funzionalità di Windows 8 e finiscono per non acquistare nemmeno i modelli non touch di nuova generazione, dichiarandosi spaesati di fronte alla nuova interfaccia proposta dal sistema operativo.
Le macchine touch non hanno dunque raggiunto un price point sufficientemente interessante per i consumatori che preferiscono rimandare l’acquisto oppure orientarsi verso altri dispositivi, innescando un circolo vizioso le cui conseguenze sono palesi in quel -14%.

Nel mondo business, e davvero non è un’altra faccia della medaglia, le aziende hanno appena iniziato la migrazione a Windows 7, e Windows 8 non rientra ancora nei loro piani di sviluppo tecnologico.

Per quanto riguarda i player del comparto, l’unica a contenere il declino è Lenovo, che riesce a mantenere le proprie vendite “flat” trimestre su trimestre, collocandosi al secondo posto della classifica alle spalle di Hp che perde il 24% e si aggiudica una quota pari al 15,7 per cento.
Calano a due cifre anche Dell, Acer e Asus.

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