Home Digitale Addio Ecdl, la patente europea diventa Icdl

Addio Ecdl, la patente europea diventa Icdl

La Patente europea del computer, che sino a oggi abbiamo identificato con la sigla Ecdl, cambia nome per rappresentare meglio il livello di alfabetizzazione digitale e da oggi in tutto il mondo si chiama Icdl, ossia International Certification of Digital Literacy.

Il programma Ecdl ha coinvolto oltre 150 Paesi e 15 milioni di candidati nel mondo. In Italia 2,5 milioni, con una rete di 2.876 sedi d’esame.

Aica, l’associazione italiana dedicata allo sviluppo delle conoscenze, della formazione e della cultura digitale, come membro dell’Ecdl Foundation è garante per l’Italia del programma Ecdl, che grazie anche ai protocolli d’intesa con il MIUR, si è diffuso arrivando a coinvolgere due milioni e mezzo di italiani.

La nuova patente europea del computer Icdl vedrà una maggiore focalizzazione orientata alle esigenze dei destinatari: ICDL Digital Citizen, per il cittadino; ICDL Digital Student, per il mondo della scuola ICDL Workforce, per l’università e il mondo del lavoro, ICDL Professional, per i professionisti.

La sigla Icdl è già attiva nei Paesi extraeuropei, con il nuovo logo e la nuova immagine che identifica la certificazione, riflette in modo più lineare un programma di portata globale dedicato alla digital literacy.

Dalla conoscenza del computer alle competenze digitali

Si tratta, commenta l’Aica in una nota, di una naturale evoluzione che rispecchia i cambiamenti, gli aggiornamenti e le nuove esigenze di competenze digitali richieste dal mercato e che prelude a un miglioramento continuo, perché il percorso di certificazione sia sempre adeguato alle esigenze della società.

Non è un caso, dice Aica, che il 2018 sia stato denso di novità nel campo specifico delle competenze digitali.

L’Unione Europea ha rinnovato la propria definizione del 2006 attraverso la “Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente”.

L’Ue ha anche elaborato la proposta di quadro finanziario pluriennale 2021-2027, in cui rientra il nuovo programma di finanziamento “Europa Digitale” (in corso di approvazione) con uno stanziamento “fino a 699.543.000 euro per l’obiettivo specifico 4 – Competenze digitali avanzate”.

A luglio l’ACE (American Council on Education, prestigiosa Istituzione accademica statunitense che dal 1974 valuta i crediti formativi universitari per competenze acquisite in contesti non formali e informali) ha inserito Icdl nel Credit (College Credit Recommendation Service).

L’Unesco, che già a settembre 2017 aveva rilasciato il documento “Digital skills for life and work”, nel giugno 2018 ha pubblicato “A Global Framework of Reference on Digital Literacy Skills for Indicator 4.4.2”.

Sulla base del quadro di riferimento internazionale, la Fondazione Edcl rilascerà le nuove linee guida per gli operatori nazionali; si prevede una declinazione dei moduli più funzionale alle esigenze di cittadini, scuole e mondo del lavoro per arrivare a sempre maggiore aderenza alle competenze digitali effettive richieste dai contesti educativi e professionali, categorizzati nelle nuove aree “ICDL Digital Citizen”, “ICDL Digital Student”, “ICDL Workforce” e “ICDL Professional”.

In Italia l’introduzione della nuova articolazione dei moduli declinati per target avverrà in maniera graduale, nel corso dei prossimi anni. Questo affinché l’evoluzione possa essere integrata senza stravolgimenti nei progetti formativi e didattici che i Test Center ECDL hanno già avviato, in un percorso di evoluzione e miglioramento continuo.

Un ponte fra scuola e lavoro

Per Giovanni Adorni, Presidente di AICA. “L’idea di proporre i diversi moduli di certificazione ECDL/ICDL orientandoli alle effettive esigenze del target di riferimento qualifica sempre più le certificazioni come ponte tra scuola e mondo del lavoro e abbraccia in pieno il concetto di Digital Literacy che è riferita sia all’ambito strettamente tecnico sia all’utilizzazione corretta, legittima ed efficiente di contenuti digitali”.

Per il Direttore di AICA, Paolo Schgör, che guida una nuova Task Force del CEPIS sulle competenze digitali “Siamo in fase di rinnovo degli accordi ormai ventennali tra AICA e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e questo tema è al centro dell’analisi. La formazione di base dovrà certamente lasciare più spazio al pensiero computazionale, così come allo sviluppo di capacità critiche e di una maggior consapevolezza informativa secondo le linee recepite lo scorso anno anche dal Consiglio Europeo nella nuova definizione di Competenza Digitale”.

AICA oltre alle certificazioni ECDL/ICDL propone altre certificazioni tra cui EUCIP/e-CFplus per i professionisti ICT e E4JOB, per una cultura diffusa per la trasformazione digitale.

Informazioni su www.ecdl.it

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