Palmisano a Ibm nel segno della continuità

Dal 1° marzo è divenuto operativo il cambio al vertice della società. Dal nuovo Ceo ci si attende un rilancio nei servizi.

Venerdì 1° marzo ha rappresentato per Samuel Palmisano la data di insediamento come chief executive di International Business Machines, il maggior costruttore mondiale di computer. Da lui tutti si aspettano la stessa mano ferma sul timone del colosso informatico e la continuità della linea strategica impartita da Louis Gerstner, l’ex amministratore delegato che manterrà fino alla fine dell’anno la carica di chairman.

Questa strategia si era focalizzata sul potenziamento della divisione dei Global Services, oggi divenuta la componente più importante dell’azienda spesso chiamata con l’affettuoso appellativo di “Big Blue”. I servizi rappresentano infatti il 40% di un fatturato che nel 2001 ha sfiorato gli 87 miliardi di dollari. Non a caso, Palmisano era fino a ieri il responsabile della divisione, un prezioso volano per le attività di vendita di computer e software. Ultimamente, i Global Services hanno mostrato segni di logorio in un periodo caratterizzato da forti riduzioni di spesa da parte dei clienti e dalla crescente concorrenza da parte di aziende come Electronic Data Systems, che hanno reso sempre più ostica la strada che porta alla firma dei ricchi contratti di outsourcing.

Nell’ultimo trimestre ufficialmente contabilizzato il fatturato Ibm è diminuito dell’11% e anche il volume d’affari dei Global Services è in calo (meno 1%) rispetto allo stesso periodo di un anno prima. L’unica nota positiva è costituita dal più 6% registrato per il fatturato della divisione Software. Ma Palmisano ha già fatto sapere di confidare nella stabilità. Parlando in occasione di una manifestazione tenutasi due settimane fa a San Francisco, il nuovo Ceo di Ibm ha detto: «Al contrario dei nostri concorrenti, non vedo la necessità di optare per un significativo mutamento strategico». Palmisano vede ancora molte opportunità nelle aziende che devono ancora stabilire una connessione diretta tra i vecchi sistemi informativi e le nuove applicazioni dell’e-business.

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