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Pagamenti digitali: il nome nuovo è Nexi

Icpbi, Istituto centrale delle banche popolari italiane, non è il nome migliore per fare innovazione nel mondo dei pagamenti digitali. Succede così che la società che ha in pancia anche Cartasì cambia nome, diventa un po’ più sexi e appealing e da oggi si chiama Nexi.

150 banche partner, 27 milioni di carte, 733mila esercenti, 2,7 miliardi di transazioni ogni anno per un totale di 120 miliardi di euro, questi i numeri della società guidata da Paolo Bertoluzzo che spinge decisa verso l’innovazione per fare sì che i pagamenti digitali diventino la norma anche in Italia. “Every day, every pay” è infatti il pay off scelto per accompagnare il nuovo brand per quella che vuole essere “la paytech delle banche italiane”.

Innovare i pagamenti digitali

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Roberto Bertoluzzo, Ceo di Nexi

Niente fintech disruptive, le banche sono clienti, ma innovazione per stimolare i pagamenti digitali. D’altronde, disse a suo tempo l’Abi, la gestione del contante in Italia costa una decina di miliardi di euro. “Avremo successo se porteremo le migliori soluzioni di pagamento”, spiega Bertoluzzo che declina il tutto con “Soluzioni innovative rilevanti per passare dalla carta come prodotto a esperienza con il digitale al centro”.

Le soluzioni le presenta il responsabile dell’innovazione Roberto Catanzaro che sciorina una lunga serie di novità. Sul fronte issuing, le banche, c’è la Credit easy shopping dedicata a chi vuole flessibilità nelle proprie spese e in sostanza permette di rateizzare i pagamenti con la carta senza dover presentare documenti aggiuntivi con una commissione di apertura.

Nexi black è la carta di credito contactless in metallo e rappresenta l’offerta premium con tanto personal planner e concierge a disposizione dei clienti. Fra le altre possibilità si segnala anche Spending control la soluzione che permette di personalizzare dalla app e dal sito Nexi.it che sostituisce il vecchio Cartasi.it, il limite di spesa della carta, categorie e aree geografiche abilitate e le preferenze sui canali di spesa.

L’offerta per i merchant

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Roberto Catanzaro, resposnsabile innovazione di Nexi

Dal punto di vista dei merchant a partire dalla metà del 2018, in collaborazione con Ingienico, arriverà sul mercato lo Smart Pos, un terminale Android da utilizzare per i pagamenti e con altre funzionalità. Questo perché lo Smart pos funziona con le app come gli smartphone ed è già dotato di un suo ecosistema di sviluppatori con tanto di app store. Per altre funzionalità Catanzaro intende “registratori di cassa, loyalty, crm e altro”.

Un’offerta entry level è dedicata a chi il Pos ancora non ce l’ha, mentre gli altri merchant possono utilizzare la Nexi Business, una app che alla mattina ti manda un messaggio con la chiusura di cassa del giorno precedente e permette di confrontare il proprio business con quello del settore.

pagamenti digitali L’ultima area è quella degli Instant payments, la piattaforma per i bonifici istantanei che si basa sulla piattaforma sviluppata da Nets, azienda danese che la utilizza da quattro anni. Nei primi mesi del 2018 una decina di banche e due centri servizi saranno attivi con la soluzione che consente di effettuare bonifici in un quarto di secondo.

3 COMMENTI

  1. A me è arrivata una mail che mi chiedeva di dare i miei dati a Nexi, dicendomi che avevano provato a contattarmi telefonicamente senza esito! e volevano il mio numero di carta di credito e il mio codice fiscale, ho pensato subito a una truffa telematica., quindi ho cancellato la mail

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