Oracle – Servono verticalizzazione e Bi

Luisa Arienti, country leader Oracle Applications

L’ingresso del nuovo millennio e l’introduzione dell’euro hanno rappresentato un momento di forte attenzione nei confronti dei sistemi informativi in generale e dei gestionali in particolare.

Negli anni successivi, altri fenomeni hanno fatto sì che le aziende continuassero a prestare attenzione ai sistemi Enterprise resource planning. La globalizzazione del business, ad esempio, ha reso le imprese simbolo del made in Italy molto sensibili rispetto al supporto che l’Erp poteva fornire nel perseguire strategie di internazionalizzazione. Queste organizzazioni hanno trovato la risposta principalmente in soluzioni nativamente sviluppate per essere globali, cioè per seguire il business in paesi con regole, legislazione e sistema monetario differenti.

Parallelamente, è cresciuta l’attenzione verso sistemi gestionali capaci di incorporare funzionalità verticali specifiche, spesso di grande valore aggiunto, in grado di rispondere meglio a esigenze peculiari. È sempre più comune, ad esempio, che le aziende manifatturiere prestino attenzione ai processi di ottimizzazione della produzione, della supply chain e della pianificazione della domanda; oppure che affrontino iniziative legate alla riduzione dei costi logistici, sempre più rilevanti e di difficile controllo a causa della delocalizzazione e globalizzazione; o che vogliano gestire al meglio i processi di sviluppo del prodotto, essendo il relativo time to market un fattore competitivo fondamentale.

L’altro grande driver che ha guidato le strategie It delle imprese nell’ambito dei sistemi gestionali, e in generale a livello applicativo, è stata la ricerca di maggiore flessibilità e agilità nel business. Molto spesso il percorso di informatizzazione intrapreso dalle aziende, le ha viste dotarsi di applicazioni composite in momenti diversi, per sistematizzare la gestione di specifici processi man mano che cresceva la complessità del business. Ne sono risultate crescenti criticità nel far dialogare i più disparati sistemi applicativi.

Nel corso degli anni, l’esigenza di aumentare la velocità di modifica dei processi ha portato le aziende a rivolgersi con sempre maggior attenzione a quelle soluzioni che, basandosi su standard aperti, consentivano di intraprendere un percorso di razionalizzazione strategica del parco applicativo, per aumentarne il grado di modularità e integrazione. In questo, è venuta certamente in aiuto l’architettura Soa.

Oracle ha seguito questi trend, incorporando nelle soluzioni applicative funzionalità specifiche e verticali, sviluppate internamente o acquisite sul mercato, che vanno al di là di ciò che è comunemente inteso come Erp, dal demand planning al Product lifecycle management, basandosi su standard aperti e sulle Soa.

Anche in futuro il tema della verticalizzazione e dell’integrazione delle applicazioni sarà centrale per le organizzazioni di ogni settore e guiderà l’evoluzione dei sistemi gestionali. Altro aspetto centrale sarà l’avvicinamento fra il sistema Erp e gli strumenti di Epm e Bi. È fondamentale, infatti, che il gestionale, e in generale le piattaforme di governo dei processi di business, dispongano di appropriati strumenti che consentano di avere costante visibilità sui principali indicatori di performance, per l’assunzione di decisioni analitiche fondate su informazioni tempestive.

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