Oracle insegue i concorrenti sul mercato dell’e-procurement

Il mercato vuole soluzioni di rapida implementazione e Oracle risponde con una soluzione di approvvigionamento online che, giurano i vertici della società, è attivabile anche in 30 giorni.

Oracle cerca di rafforzare la sua posizione nel mercato dell’e-procurement con un nuovo software di rapida implementazione. La manovra va in direzione della crescente richiesta di soluzioni capaci di agevolare lo scambio di beni e servizi aziendali attraverso Internet. Dal punto di vista delle tecnologie in gioco questo mercato, che attualmente vale 5 miliardi di dollari, potrebbe generare un giro d’affari di oltre 16 miliardi di dollari nel 2005. Oggi il settore è dominato da aziende come Ariba e Commerce One ma Oracle spera che, con il peggiorare della situazione economica, questi player possano perdere terreno a favore di aziende di fama ed esperienza più consolidate, con soluzioni più articolate. Il giudizio che Jeremy Burton, vicepresidente Oracle per il marketing globale, ha espresso in una dichiarazione alla Reuters, è piuttosto severo: “Ariba e Commerce One sono funzionalità trasformate in aziende. Sono capaci soltanto di risolvere una piccola parte del problema procurement”. Secondo lo stesso Burton, la nuova soluzione proposta da Oracle, Procure-to-Pay, va ben al di là della semplice ordinazione via Web. “L’acquisto di una merce non vuol semplicemente dire rispondere a un’offerta, ma generare un numero d’ordine, inviarlo al fornitore, ricevere una fattura e, infine, autorizzare il pagamento”. Tutte operazioni che Procure-to-Pay sarebbe in grado di facilitare. Da parte degli analisti, una certa dose di scetticismo è d’obbligo: l’integrazione tra front e back-office è una strategia interessante, ma non così automatica come certi annunci vorrebbero far credere.

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