Ora Windows produce Lumia

Come cambieranno i rapporti con gli altri produttori di smartphone Windows? E che ne sarà dei feature phone Nokia nel 2016? Le risposte di Elop nel Q&A del 28 aprile.

Microsoft è oggi il secondo produttore al mondo di telefonini e dovrà cominciare a gestire questa realtà. Ha infatti acquistato le attività di Nokia, che lo scorso anno ha portato sul mercato 251 milioni di telefoni, di cui 30 milioni di smartphone Lumia.
L’acquisizione è andata in porto, come precedentemente annunciato lo scorso 25 aprile, per una valutazione complessiva di 5,44 miliardi di dollari, per circa il 90% delle azioni e 25 mila dipendenti su 32 mila.

Il focus dell’operazione è ovviamente spingere con forza Windows sul mobile, con un focus specifico su servizi come OneDrive, Outlook, Skype e Bing.
E per capire come Microsoft intende oggi perseguire l’obiettivo, oltre ai comunicati dell’azienda e ai consueti insiders, arriva anche un Q&A online con Stephen Elop, promosso da Conversations.
Elop è tornato a casa per diventare Executive Vp di Microsoft Device Group, una divisione che si occupa sostanzialmente di tutto l’hardware, ovvero sì Lumia (con Asha e Nokia X) e feature phone ma anche tablet, Xbox, ovviamente Surface e infine Perceptive Pixel.
Le sinergie tra le tante linee di hardware sembrano veramente interessanti: spesso avremmo potuto far meglio se i team di sviluppo Microsoft e Nokia fossero stati uno solo”, ha spiegato Elop. Ora che è così, il controllo unico dell’hardware dovrebbe accelerare il time to market, un elemento che Microsoft ha in passato mancato nel mercato mobile.


Microsoft e i suoi clienti

Gli smartphone verranno prodotti con un nuovo marchio: in questa fascia il nome Nokia “non sarà usato ancora a lungo”, ha detto Elop nel Q&A. Il marchio da usare è ancora allo studio e non sarà Microsoft Mobile, nome scelto per una società contenitore e non per farci marketing.
Con questa mossa, Microsoft entra in diretta concorrenza con una quindicina di suoi partner. Questa operazione, già tentata nel passato da altri, è stata generalmente un fallimento: nel settore dei Pc ci provò la Cyrix, mentre più recentemente Google acquistò Motorola Mobile a 12 miliardi per poi disfarsene due anni dopo a meno di tre miliardi (ma tenendosi gran parte dei brevetti).
Ben poco interessante è invece il futuro dei Nokia X, smartphone basati su Android: per quanto interessante, la loro valenza strategica potrebbe non bastare a tenerli in vita.


Nokia e i feature phone

Nokia continua ad esistere come azienda e come marchio. La nuova Nokia non potrà costruire smartphone, ma ci sono alcuni snodi interessanti. Innanzitutto vediamo cosa farà certamente: Nsn (l’infrastruttura di rete), Here (servizi geografici) e le Advanced Technologies (licensing e development).
Resta da vedere che ne sarà dei feature phone. Nel citato Q&A Elop ha precisato smartphone, ergo per i feature phone potrebbe essere usato ancora a lungo: diciamo ancora per 20 mesi?
I feature infatti potrebbero essere al centro di un bel gioco di carte. Secondo gli accordi Nokia non potrà produrre alcun telefonino fino alla fine del 2015. Il vecchio marchio resterà vivo sugli smart per un tempo imprecisato -ma si pensa breve- e sui feature per un tempo altrettanto imprecisato -ma si pensa medio-.
E’ anche vero che finora due fabbriche in Corea ed India ancora non sono state trasferite a Microsoft. Ufficialmente ci sono motivi vari, ma è probabile che la questione rientri in modo più ampio nel risky business della produzione: di recente Blackberry ha subappaltato la produzione dei suoi eventuali device futuri, lasciando alla fabbrica i rischi relativi all’approvvigionamento di componenti.
Se le cose non dovessero andare per il verso giusto, insomma, dal 2016 i feature phone potrebbero tornare a Nokia anche formalmente. Oppure potrebbero essere ceduti, insieme alle citate fabbriche, a qualche emergente asiatico. Ovviamente nei prossimi 20 mesi si provvederà a rendere questi device quanto più possibile compatibili con l’ecosistema Microsoft, sempre nel nome di OneDrive, Outlook, Bing e… Skype.

Call me Skype
Curiosamente non ci sono in giro molte domande su un elemento fondamentale: a che punto è Skype? Il servizio europeo di telefonia alternativa fu acquistato per 8,5 miliardi di dollari, ben più di quello che sarà il prezzo finale di Nokia.
Proprio i feature phone, con Skype in alternativa alla fonia classica, potrebbero essere una bomba in molti mercati poveri, più che un fattore di scelta in quelli ricchi. Ma anche per questi giochi dovremo aspettare un po’, presumibilmente la fine del 2015.

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