Operation e costi priorità per i Cio

Compass propone lo sviluppo di nuove strategie per gestire la crescita della spesa It guidata dalla domanda interna.

Secondo Compass Management Consulting la crescita della spesa It spinge i Cio a mettere in discussione gli approcci convenzionali e a focalizzarsi sulla gestione della domanda di risorse per ridurre i costi e migliorare le operation.

Per controllare i costi It, riporta una nota della società di consulenza, i Cio hanno tradizionalmente prediletto un approccio basato sull’analisi dell’offerta, aumentando con successo, nella maggior parte dei casi, l’efficienza dei servizi forniti nel tempo, come dimostrato da riduzioni continue e consistenti dei costi It unitari. Miglioramenti, peraltro, che sono stati più che compensati dalla emergente domanda di risorse e di livelli di servizio più elevati, che a propria volta ha generato un aumento dei costi totali.

Prendendo quindi atto dell’ormai limitato margine di realizzazione di significativi risparmi offerto dalla sola efficienza sul lato dei fornitori, i Cio dovrebbero definire strategie di collaborazione con i responsabili aziendali, per accrescere la consapevolezza delle implicazioni derivanti da una domanda sfrenata.

Secondo Compass gli approcci per gestire meglio la domanda vanno dalle strategie di storage per prioritizzare la gestione dei dati ai programmi di chargeback, dalle iniziative di virtualizzazione dei server a incentivi per i fornitori di servizi.

L’hardware destinato allo storage ha mostrato un notevole gap tra il declino dei costi unitari e la crescita nell’utilizzo. L’accessibilità allo storage non ha trovato corrispondenza col flusso di informazioni che le aziende devono archiviare, proteggere e recuperare. In molti casi le aziende hanno finito col trattare tutti i dati come critici in termini di sicurezza, accessibilità e longevità e stanno diffonendosi le iniziative che definiscono categorie, livelli, priorità e cicli di vita dei dati stanno prendendo piede.

I meccanismi di chargeback servono a introdurre trasparenza nei collegamenti tra costi ed esigenze aziendali per le risorse It.

Riguardo la virtualizzazione, le imprese hanno faticato a comprendere nel dettaglio il modo in cui i benefici vengono forniti. Parte della difficoltà deriva dalla definizione di misure efficaci, poiché le metriche tradizionali, che calcolano il costo di un server fisico, sono irrilevanti in ambiente virtuale.

Negli ambienti in outsourcing, infine, i costi e i profitti dei provider sono tipicamente legati all’utilizzo aziendale. I fornitori di servizi, pertanto, sono poco incentivati a trovare modi innovativi per aiutare i clienti a ridurre l’utilizzo It. Per Compass i tradizionali accordi di partecipazione agli utili funzionano limitatamente. È indispensabile, allora, un dialogo tra cliente e fornitore di servizi, in cui il primo rende la riduzione all’utilizzo in determinate aree come prodromica ad accordi di servizio per altri ambiti.

Nessuno di questi approcci, peraltro, rappresenta un cambio radicale di direzione secondo Compass: il mercato sta maturando e le aziende top-performing stanno acquisendo consapevolezza di quanto sia essenziale porre l’enfasi sulla gestione della domanda, sia in termini di riduzione dei costi, sia come supporto alle attività aziendali. Nella maggior parte dei casi queste società hanno già adottato metodi di controllo per una continua ottimizzazione delle operation in termini di efficienza di costo e ora stanno passando al livello successivo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome