Online Services: così Microsoft indirizza le Pmi

Modello, benefici, costi reali e vantaggi per le aziende da 5 pc in su. A colloquio con Luca Rossotti, responsabile Online Services in Microsoft Italia.

Tra i vari paradigmi che negli ultimi mesi si sono affermati sul mercato, Microsoft ha fatto proprio quel software + services che declina in una chiave leggermente differente il Software as a Service scelto dai concorrenti.

All’interno di questo paradigma si inserisce l’offerta degli Online Services.
Spiega Luca Rossotti, Product Manager Microsoft Online Services in Microsoft italia: ”Gli Online Services rappresentano l’offerta Microsoft attraverso la cloud. Non prodotti nuovi, ma prodotti già sviluppati per il mondo enterprise, oggi estesi alle piccole e medie imprese, e a scalare fino alle piccolissime realtà grazie a un approccio cloud”.

Evidenti, secondo Rossotti, i benefici.
La piattaforma è consolidata, soluzioni come Exchange o Sharepoint sono considerati alla stregua di standard de facto, per non parlare dei livelli di servizio garantiti nella formula hosted.
”Abbiamo Sla molto elevati, che prevedono persino il riconoscimento del canone al cliente in caso di malfunzionamento”.

L’idea che guida la proposta di Microsoft è quella della massima libertà di scelta per l’utente, che può passare dalle soluzioni Live all’on premise, in base alle proprie necessità.
”Gli Online Services coprono di fatto il gap esistente tra il mondo consumer e l’enterprise e si indirizzano in modo specifico alle realtà da 5 pc in su. La libertà, ed è questo il nostro paradigma, sta nella flessibilità con la quale l’utente può scegliere se tenersi in casa i servizi, oppure fruirne in modalità hosted presso Microsoft o presso uno dei nostri partner. Non solo: la libertà sta anche nella possibilità di creare ambienti misti, dove le modalità hosted e on premise coesistono e possono variare al variare delle necessità”.

Per le aziende di più piccole dimensioni il vantaggio evidente è di non doversi dotare di skill in house e di poter fruire sempre della versione più aggiornata dei software, anche in questo caso senza doversi preoccupare di onerose attività di deployment interno.

L’offerta include Exchange Online, SharePoint Online, Office Live Meeting e Office Communications Online, tutti integrati e integrabili, qualora il cliente preferisca adottare una soluzione alla volta.
Il canone mensile, per ciascun utente, dell’intera suite è di 8,25 euro, mentre il costo per ciascun prodotto varia dai 4,47 euro al mese per utente di SharePoint a 1,7 euro di Office Communications.
Leggeri sono anche i canoni per la formula Deskless Worker, vale a dire per utenti che accedono ai servizi esclusivamente via browser e con qualche limitazione nelle funzionalità: in questo caso per la suite si parla di 2,56 euro al mese, mentre per lo storage extra si possono aggiungere 2,13 euro in più al mese.
”Per quanto riguarda lo storage – precisa Rossotti – l’offerta standard arriverà a integrare 25 Gb di spazio”.
Nell’offerta è previsto anche il Bes Hosted, per la gestione dei servizi BlackBerry, il cui canone per utente è fissato a 8,52 euro al mese.

Anche per gli Online Services Microsoft ha scelto di avvalersi dell’aiuto dei suoi partner di canale.
”È vero che la fatturazione viene erogata direttamente da Microsoft al cliente finale – precisa di nuovo Rossotti – ma il partner, sia il distributore sia il dealer, riceve da Microsoft una fee su ogni contratto venduto. Alla stipula di un contratto annuale, il partner riceve un incentivo secco, al quale si aggiunge poi un nuovo riconoscimento per ciascun anno di rinnovo”.

Ma proprio perché con gli Online Services Microsoft sta mettendo a punto una modalità diversa di fruizione dei suoi prodotti e servizi, in questa fase c’è anche una ricerca di canali nuovi e alternativi.
“Stiamo aprendo nuove collaborazioni con realtà non propriamente It – dice Rossotti -. Mi riferisco alle banche, alle Telco, alle associazioni di categoria. Stiamo valutando la modalità migliore di collaborare per portare la proposta Online Services sulle loro piattaforme, magari integrata con altri servizi specifici da loro già offerti alle Pmi. Anche in questo caso, però, tengo a precisare che il nostro canale tradizionale ha un ruolo fondamentale: sono loro i partner chiamati in causa per sviluppare microapplicazioni indirizzate alle piccole imprese. A loro è riservata la parte a valore della collaborazione, quella che consente di generare 8 euro di consulenza e servizi per ogni euro di Onloine Services venduti”.

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