Olympus presenta la E1 da 5 Megapixel

Basata su un sensore CCD Kodak, la nuova reflex digitale si presenta molto compatta e leggera. Disponibile da settembre, sin da subito potrà avvalersi di 5 obiettivi specifici per il digitale

1 luglio 2003 Come da copione, Olympus ha ufficialmente annunciato la
sua nuova reflex digitale professionale che è stata chiamata
E-1. Per la precisione, la società ha dato notizia di
un nuovo sistema, l‘E-System, composto da una fotocamera e da
una serie di obiettivi e accessori appositamente realizzati per dare il meglio
di sé nel campo digitale.
Tutto questo nuovo sistema è stato costruito attorno allo standard Four
Thirds
(quattro terzi), che stabilisce la tipologia del sensore e le
caratteristiche delle ottiche per consentire di ottenere prodotti con specifiche
peculiarità. Tale standard ha alla base un CCD di tipo Full Frame
Transfer
che dispone di pixel e fotodiodi di più grandi dimensioni
rispetto ai più diffusi Interline Transfer, il che gli permette di avere
un maggiore rapporto segnale/rumore e di fornire una più ampia gamma dinamica.
In pratica, ciò si traduce in immagini con un maggior dettaglio, con minore
rumore e in una più vasta scelta nei valori di esposizione.

Oltre al CCD, il sistema Four Thirds prevede delle specifiche anche per le
ottiche, le quali devono essere di tipo telecentrico
, ovvero in grado
di eliminare gli errori di parallasse e quindi di trasmettere virtualmente al
sensore la luce secondo un angolo piatto. In altre parole, le foto dovrebbero
avere colori ancor più realistici e la medesima brillantezza nel centro
e sui bordi.

Entrando più nello specifico dell’annuncio di Olympus, la nuova E-1
si presenta come una reflex molto compatta con un corpo in lega di magnesio
piuttosto leggero (il peso senza ottica è di 660 grammi). Il sensore
impiegato è un CCD da 5 megapixel prodotto da Kodak
il quale consente di raggiungere un sensibilità compresa tra i 100 a
3.200 ISO. L’ autofocus è basato su un sistema TTL a 3 punti a differenza
di fase che consente una misurazione in continuo (si possono riprendere soggetti
che si muovono con velocità sino a 50 km/h) o singola. Ovviamente è
possibile agire anche manualmente. Il tempo di apertura dell’otturatore va da
1/4.000 di secondo a 60 secondi.

L’esposizione avviene invece tramite un sistema multi pattern a 3 zone,
che offre al possibilità di scegliere tra una misurazione spot elettronica
o tradizionale oppure media pesata al centro.
Singolare il meccanismo per la protezione dagli accumuli di polvere
sul sensore
: uno specifico sistema produce delle vibrazioni in grado
di far cadere automaticamente la polvere evitando così la necessità
di interventi manuali.

Per quanto concerne le ottiche, il sistema E-1 nasce con all’attivo 5 obiettivi
tutti basati su lenti Zuiko Digital: si tratta di un 50mm F2 macro (equivalente
a 100 mm nel formato 35 mm), di un 300 mm F2.8 (600 mm), di uno zoom 14-54 mm
F2.8-3.5 (28-108 mm), 50-200 mm F2.8-3.5 (100-400mm). Come si sarà capito
leggendo i dettagli degli obiettivi, il CCD Fourd Thirds utilizzato da Olympus
comporta un fattore moltiplicativo x2 della distanza focale.

La connessione della fotocamera al computer può avvenire tramite una
porta USB2.0 o una IEEE 1394 (FireWire). Fatto un po’ insolito
per Olympus, è che la E-1 non utilizza schede xD-Picture ma CompactFlash
e MicroDrive
. Forse questo perché attualmente sono i supporti
che offrono la più elevata capacità di memoria. Comunque, le xD-Picture
possono essere usate tramite adattatore.

La Olympus E-1 dovrebbe disponibile da settembre. Il prezzo
non è stato ancora definito, ma dovrebbe aggirarsi attorno ai 2.000 euro

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