Obiettivo midrange per la deduplicazione Emc

Capitanati dal nuovo Data Domain Dd670, gli annunci di prodotto del vendor beneficiano dell’architettura Sisl e dei processori Intel.

Introdotto sul mercato nel trimestre in corso, Emc Data Domain Dd670 si presenta come nuovo sistema storage di deduplicazione destinato al mercato midrange. Dotato del processore Intel Xeon 5500 basato su Nehalem, l’ultimo nato non è solo due volte più veloce rispetto ai concorrenti che presidiano con la propria offerta la medesima fascia di mercato ma, grazie al software Emc Data Domain Boost, assicura una velocità di una volta e mezzo superiore se utilizzato in qualità di virtual tape library.

In tal senso, l’annuncio del vendor statunitense non poteva che riguardare anche la nuova Emc Disk Library 5000, opzione di estensione dello storage di deduplicazione per il sistema proprietario Library for Mainframe. Rafforzato da ulteriori capacità nell’offerta di prodotti disk-based per il backup e ripristino dei dati, l’impegno di Emc muove in una direzione ben precisa e ulteriormente galvanizzata dall’architettura Stream-Informed Segment Layout (Sisl) di Data Domain e dalla tecnologia Intel a supporto di performance e capacità.

Il che, tradotto in cifre, significa che un singolo sistema Dd670 può supportare la replica fan-in di 90 uffici remoti con l’utilizzo di appliance minori di Data Domain offrendo alle aziende distribuite capacità di disaster recovery pienamente automatizzate. Dal canto suo, la virtual tape compresa nella nuova serie Dl5000 implica anche funzionalità spin down del disco e consolidated media management. Disponibile per Emc NetWorker o Symantec NetBackup, quest’ultima rappresenta l’unico media server di backup embedded disponibile sul mercato sotto forma di tape library.

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