Nuova sfida in ambito security per Roberto Puma

Dopo dieci anni in Panda Software, il manager si è proposto per aprire e dirigere con altri tre soci la filiale italiana dell’austriaca Emsisoft, per la quale si occuperà anche del Sud Europa.

È una genesi curiosa quella di Emsi Security South Europe, filiale italiana del produttore austriaco di software antimalware Emsisoft di fresco annuncio. A raccontarla è Roberto Puma (in foto), otto anni trascorsi in quella Panda Software che, nel 2007, ha cambiato denominazione in Panda Security, e dove il manager si è ‘speso‘ per altri due anni in qualità di consulente. La stessa che non «ha fatto carte false per fermarmi, quando ho detto che me ne andavo» ma che ora si ritrova Puma in qualità di managing director della filiale italiana di Emsisoft.

A dire il vero, i numeri perché il newcomer sia percepito come competitor da qualcuno sul mercato italiano della sicurezza, non ci sono ancora. Creata nel 2003 da Christian Mairoll, che ha messo a punto un software antimalware per uso domestico e professionale dotato di tecnologie behavior-based per la rilevazione ed eliminazione di virus, trojan, spyware e keyloggers, Emsisoft conta oggi su 5 milioni di utenti che, a parte qualche eccezione in Germania, dove la vendita avviene anche a scaffale, acquistano la soluzione su Internet.

Esattamente come ha fatto Puma, l’antivigilia dello scorso Natale, «quando il portatile ha cominciato a fare le bizze e nessun altro software scaricato dal Web è risultato efficace». Nessuno tranne Emisoft, al cui indirizzo il manager italiano (che all’epoca si era già dimesso da Panda – ndr) ha scritto per congratularsi e al quale, poco dopo, ha proposto l’apertura di una filiale diretta. Insieme a tre soci dislocati a Roma, e tutti provenienti da esperienze in ambito Ict, l’intenzione di Puma è espandere il business di Emsisoft anche in Svizzera italiana, Spagna, Portogallo e Grecia.

Le carte per farsi notare passano, come sempre, «da una politica di canale interessante e aggressiva» ci conferma il manager, che si è già attivato su tutta la filiera della distribuzione classica senza, per il momento, sbottonarsi sui nomi in lizza e le insegne della Gds con cui intende portare a casa un contratto. A oggi, sono in fase di definizione anche una serie di iniziative e campagne pubblicitarie per diffondere il nuovo brand che, per ora, solo per il mercato consumer, propone una licenza base della durata di 12 mesi a circa 27 euro, Iva inclusa, che, estesa a tre pc, sale a 34 euro ivati circa.

Già localizzata in lingua italiana, l’offerta del software vendor austriaco compatibile con Windows Xp, Vista e Windows 7, si concretizza in Emsi Anti-Malware (attualmente alla versione 5.0) e Online Armor Firewall. «Mentre il primo – spiega Puma – utilizza due differenti motori di scansione combinando l’antimalware proprietario con la soluzione antivirus della tedesca Icarus, il secondo è un personal firewall stand alone da proporre in bundle con l’antimalware a un prezzo interessante, mentre in futuro penseremo a un’integrazione per presentare al mercato una suite di soluzioni completa».

Nel frattempo, se la roadmap tracciata darà i suoi frutti, per Emsi Security South Europe si apriranno nuove opportunità di assunzione, mentre è già confermata l’intenzione di presentare per il 2011 la versione business dell’offerta Emsisoft «rimanendo, però, nella classica tipologia client server per utenti aziendali a cui andremo a proporre una tecnologia completa per la gestione remota e la protezione degli ambienti distribuiti» è la rassicurazione finale di Puma, che torna a combinare la sicurezza informatica con la sua prima passione, quella per la scuola di cucina aperta con la moglie a Treviglio (Bg).

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