Nsa: nel mirino pc e hard disk

Per le sue azioni di contrasto e controllo, l’Agenzia statunitense avrebbe installato backdoor e spyware su pc e dispositivi di numerose aziende, tra le qwuali figurano Cisco, Huawei, Dell, Western Digital. Lo rivela il settimanale tedesco Der Spiegel.

La longa manus di Nsa potrebbe essere stata ancora più lunga di quanto non si sia finora sospettato.
Secondo un report pubblicato da Der Spiegel nella giornata di ieri (qui la versione in inglese), l’agenzia americana avrebbe installato delle backdoor o spyware per ottenere accesso a computer, hard drive, router e altri dispositivi di società quali Cisco, Dell, Huawei,Western Digital, Seagate, Maxtor e Samsung.

La rivelazione nascerebbe dalla consultazione di una serie di documenti della stessa Agenzia, dalla quale si evincerebbe l’esistenza di una unità speciale all’interno di Nsa, denominata Tao (Office of Tailored Access Operations) e definita come una squadra di idraulici digitali, in grado di intervenire ogni volta che l’accesso a un obiettivo di Nsda risulti bloccato.
Una squadra di hacker, in parole semplici, chiamati in causa in operazioni di particolare rilevanza e criticità, che si tratti di azioni di contrasto al cyberterrorismo, che si tratti di spionaggio tradizionale.
E tra i documenti sarebbe stato trovato anche un manuale dettagliato di soluzioni per accedere ai Bios dei dispositivi selezionati. Le intrusioni sarebbero difficilmente identificabili dai programmi insdtallati sulla macchina e non sarebbe possibile rimuovere backdoor e spyware neppure effettuando il wiping e reinstallando il sistema operativo.

Le accuse sono pesanti.
Secondo il report, alcune società avrebbero esplicitamente consentito a Nsa di creare una backdoor sui suoi token di cifratura, ma, consapevolmente o meno, non ci sarebbero blocchi insormontabili per la unit.
Da Cisco, tuttavia, arriva la prima risposta ufficiale.
La società dichiara di non avere notizia di vulnerabilità sui suoi prodotti; soprattutto nega ogni collaborazione con l’Agenzia, in particolare nega qualsiasi forma di collaborazione che abbia l’obiettivo di indebolire i suoi prodotti per consentire l’implementazione di backdoor o altre vulnerabilità.

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