Novell guarda all’embedded

Dal BrainShare l’annuncio di una nuova mossa strategica dell’azienda, che potrebbe cercare nuove partnership o addirittura una acquisizione. Intanto si rafforzano le relazioni con Ibm.

26 marzo 2004 Novell sotto i riflettori in questi
giorni, grazie a BrainShare, l’annual meeting in corso in questi giorni a Salt
Lake City.
E’ una edizione importante, che segna il ritorno dell’azienda nel
giro dei grandi accordi, delle partnership, delle iniziative destinate in
qualche modo a condizionare il mercato.
Ma è anche l’edizione nella quale
l’azienda deve dare ai propri clienti e partner un’idea quanto possibile precisa
della roadmap e delle future iniziative.
Che tutto ruoti ormai intorno a
Linux è fuor di discussione. Tutto sta ora nell’orientare la strategia. Linux
per il corporate, Linux per il desktop – e di questo si è ampiamente parlato
negli ultimi mesi -: ora tocca a embedded Linux.
Nel corso di BrainShare, per
l’appunto, Novell ha reso nota la propria intenzione di muoversi con maggiore
decisione verso l’embedded computing e dunque verso soluzioni
destinate al mondo della telefonia mobile oppure al settore dei
distributori automatici.
Come questo si tradurrà a livello pratico, non si
sa. Novell ha comunicato che sta valutando sia l’ipotesi di uno sviluppo in
proprio, in collaborazione con una azienda attiva nello stesso settore, sia
l’ipotesi di una ulteriore acquisizione.
Va detto che verso l’embedded Linux
si è mossa anche Red Hat, che nel mese di febbraio ha siglato un accordo con
Wind River per indirizzare questo stesso mercato.
E se Wind River èin qualche
modo già “impegnata”, la stmpa statunitense comincia a fare i nomi dei possibili
partner nell’impresa: MontaVista Software, TimeSyS, FsmLabs e Applied Data
Systems.
Ma BrainShare è anche il luogo nel quale Novell annuncia le proprie
partnership strategiche. E se di quella con Hp abbiamo già avuto modo di parlare
ieri e parleremo anche oggi con qualche dettaglio in più che ne chiarisce il
perimetro e le finalità, non si può non parlare di Ibm.
Big Blue non solo ha
fatto l’investimento promesso di 50 milioni di dollari in Novell, ma ha
anche preso l’impegno di precaricare Suse Linux sui suoi blade server e sulle
sue 4 linee di server.

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