Notebook e Wlan, fondamenta del mobile computing nelle aziende

L’integrazione di moduli Wlan nei notebook di destinazione aziendale ha caratterizzato l’offerta dei principali produttori. Tra i più convinti assertori dell’uso delle reti locali senza fili ci sono Toshiba e Dell e Compaq, che hanno sfornato portatili fortemente “wireless oriented”

Toshiba ha aperto le danze

L’attenzione dei produttori di portatili si sta sempre più concentrando su quelle caratteristiche che ne dovrebbero decretare il successo in ambito aziendale. Se molto è già stato fatto dal punto di vista delle prestazioni e dell’equipaggiamento (ma qualcosa è successo anche sul fronte del contenimento prezzi), il must del momento riguarda la connettività senza fili, considerata come “naturale” percorso dell’integrazione dei notebook nelle Lan. La trasportabilità, infatti, è un ingrediente troppo prezioso per poter sottostare al vincolo del collegamento via cavo. Non a caso, “wireless” è stata la parola d’ordine degli aggiornamenti dell’offerta Toshiba. Secondo Andrea Persegati, country manager Toshiba Europe per l’Italia, si tratta della prossima (ma già attuale) rivoluzione del mobile computing, supportata da alcuni fattori che attestano la maturità del mercato: “Prima di tutto c’è una convergenza tecnologica che ha soppiantato la precedente eterogeneità. I dispositivi mobili stanno maturando e sono più integrabili. Poi, bisogna considerare che l’utilizzo di applicazioni mobili avrà una crescita enorme, anche perché sempre più persone lavoreranno da casa”.


E mentre i prodotti si sono aggiornati, sono anche state definiti con maggior precisione i differenti ambiti del mobile: dall’utilizzo personale di Bluetooth a quello locale delle Wlan (Wireless Lan) a quello, esteso, delle Wide area connection, supportate dagli sviluppi presenti e futuri del Gsm. Il territorio delle Wlan, in particolare, è attualmente definito dallo standard 802.11b, che utilizza una banda di 2,4 GHz ed è in grado di supportare velocità di trasmissione pari a 11 Mbit/s, cioè lo stesso ordine di grandezza di reti Ethernet. Rispetto a Bluetooth, in sostanza, cambiano velocità e portata, oltre all’area di destinazione. Le reti Wlan sono abbastanza flessibili, consentendo di realizzare network indipendenti per un numero ristretto di utenti, ma offrendo anche la possibilità di costruire infrastrutture di reti complesse con funzionalità di roaming all’interno di una vasta area.


A bordo di alcuni modelli di portatili business Tecra e Satellite, Toshiba ha direttamente integrato il supporto delle wireless Lan con certificazione 802.11b. Accanto ai moduli a bordo delle macchine, vi sono, inoltre, le schede pc card Wlan, soluzioni wireless Pci per desktop e il Wlan Access Point, un hub wireless in grado sostituire una rete tradizionale o di connettere i notebook dotati di tecnologia senza fili. Implementando l’Access Point in una rete tradizionale, gli utenti di notebook Wlan possono lavorare nel raggio di 100 metri. A corredo delle soluzioni wireless, il produttore giapponese offre anche il proprio software SpanWorks, per lo scambio dati in una Wlan.

A seguire, le proposte senza fili di Dell…

Non è sfuggita all’opportunità del Wireless nemmeno Dell, che da tempo sta puntando sull’integrazione di dispositivi per la comunicazione senza fili nelle proprie macchine. L’utilizzo di reti non cablate apporterebbe, secondo il costruttore, due fondamentali vantaggi: a parte la diminuzione dei costi legata alla riduzione delle infrastrutture (aspetto, questo, importante soprattutto quando ci sono in ballo traslochi o ristrutturazioni), gli analisti parlano anche di aumento di produttività, stimato nell’ordine del 30% da Gartner Group.


“Wireless è un mercato che a Dell interessa molto – ha spiegato Paolo Engheben, amministratore delegato Dell Italia – per due ragioni. Innanzitutto per la forte espansione della richiesta di mobilità, poi perché ha a che fare con due linee di prodotto strategiche, cioè i portatili e i server. E il mercato italiano – ha proseguito Engheben – è interessante, dato che il tasso di crescita dei notebook è più alto che nel resto d’Europa e considerata la storia dei cellulari nel nostro Paese”.


Per spingere la propria proposta basata sullo standard Ieee 802.11b (conosciuto anche come Wi-Fi, cioè la normativa che attualmente regola il comparto delle Lan senza fili) la casa americana ha lanciato anche in Europa una serie di novità, da abbinare alla linea di notebook Latitude. Si tratta di una scheda MiniPci, montata sulla scheda madre di portatili con antenna integrata che, insieme alle “comuni” pc card Pcmcia (dotate, invece, di un’antenna sulla scheda stessa), e a un access point che funge da hub, compone la famiglia Dell TrueMobile 1150 per la comunicazione wireless. Le funzionalità svolte dalla piccola scheda MiniPci sono del tutto analoghe a quelle delle pc card, ma, in più, essa offre alcuni vantaggi: non sporge dal notebook e, quindi, è meno soggetta a rischi di rottura, ed è possibile scollegarsi da una docking station continuando a lavorare. L’access point, facilmente configurabile via browser, è in grado di gestire fino a 30 client, anche se il numero ottimale, secondo il costruttore, è compreso tra 20 e 30. Funzionalità di roaming, per la realizzazione di reti wireless di ampia portata, di load balancing e di encryption a 128 bit (basata su Wep, Wired equivalent privacy) arricchiscono la proposta TruMobile. I portatili Dell dotati di antenna integrata e di scheda MiniPci sono il Latitude C600 e C800; rispettivamente, si tratta di un ultrasottile e di un modello all-in- one dotato di due drive (per Dvd e Cd Rom). Le schede pc card sono, invece, utilizzabili con l’intera gamma Latitude, compreso l’ultraportatile L400.

 


…E l’EVOluzione di Compaq

Il nuovo nome che negli scorsi mesi ha fatto la propria comparsa nel listino di casa Compaq è stato accompagnato da alcune novità di prodotto che hanno fatto leva proprio sulla connettività senza fili. Con l’appellativo Evo (che richiama l’idea di evoluzione) la casa di Houston ha creato un nuovo “sottobrand” per l’utenza aziendale, che andrà via via a raggruppare, con le novità che saranno introdotte, desktop, portatili, workstation, thin client.


A segnare il debutto della gamma, sono arrivati anche due notebook dal look nero-argento, che richiama quello dell’iPaq. Si tratta di Evo N400C ed Evo N150 (dove “N” sta per notebook), rispettivamente un ultrasottile da 1,5 Kg che monta un display da 12,1 pollici e un tipico portatile aziendale dotato di schermo da 14,1″ e di scheda di rete MiniPci integrata. Particolare risalto spetta alle modalità con cui è stata introdotta la connettività wireless (ma solo in Evo N400c e solo opzionalmente): un sottile modulo MultiPort removibile, posto sulla parte laterale del coperchio, che non altera forma e dimensioni della macchina e che abilita o alla connessione Wlan 802.11b oppure a Bluetooth. Ulteriori opzioni arriveranno più avanti, tra le quali la connessione per Wwan (Wireless wide area network) tramite Gprs. Uno studio di design accurato, però, si paga: evo N400C ha un prezzo che parte dai 6 milioni di lire, Iva esclusa.

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