Nortel taglia ancora e lascia il mercato Smb

Nuova revisione al ribasso per i risultati trimestrali della società, che comincia a restringere anche il proprio raggio di attività dismettendo business a basso rendimento.

Perdite clamorose anche nel secondo trimestre fiscali e ulteriori tagli, oltre a quelli già pesanti annunciati nel mese di aprile. È questo l’annuncio rilasciato da Nortel Networks, che ha lasciato piuttosto sconcertati i mercati, proprio per le entità e delle perdite e dei tagli.
Su un fatturato di 4,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell’anno, inizialmente Nortel aveva previsto una perdita di 1,5 miliardi, ora salita a 19,2 a causa delle spese di ristrutturazione e riorganizzazione in corso. Quanto ai tagli al personale, ai 20.000 già preventivati se ne aggiungono altri 10.000, che complessivamente portano a una erosione del 30% dell’organico.
Scettici, in generale, i commenti a Wall Street. La prospettiva è che non vi sia segno di ripresa prima del prossimo anno, mentre qualche analista comincia a sospettare che l’azienda stia adottando una terapia che prevede il taglio di un dito per volta, piuttosto che decidersi per una cura radicale.
In ogni caso Nortel comincia a parlare anche di dismissioni. La scure si abbatte per prima cosa sulle soluzioni per l’accesso (sia a banda larga che a banda stretta), incluse le partecipazioni in Arris Interactive ed Elastic Networks. E nemmeno la ricerca e lo sviluppo vengono risparmiati, visto che la società si dichiara intenzionata a proseguire gli investimenti solo nelle tecnologie per i backbone e per le reti ottiche metropolitane.
Queste decisioni non fanno che rafforzare gli analisti circa le intenzioni della società di uscire dai mercati dello small & medium business. Non conferma né smentisce Nortel, che però proprio nelle scorse settimane, dopo essere uscita dal mercato Dsl, aveva annunciato un nuovo programma di canale con il quale eliminava il supporto diretto per tutti, tranne che per un numero estremamente selezionato di solution provider che lavorano sugli alti volumi.

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