Nortel si impegna a rendere Internet affidabile

In Italia non suona molto bene, ma il nuovo acronimo coniato dalla società canadese Nortel per identificare l’evoluzione di Internet è comunque molto azzeccato, almeno per gli anglofoni. Il termine in questione è "Webtone …

In Italia non suona molto bene, ma il nuovo acronimo coniato dalla società
canadese Nortel per identificare l’evoluzione di Internet è comunque molto
azzeccato, almeno per gli anglofoni. Il termine in questione è "Webtone",
parola che deriva dal termine inglese "Dialtone" (ovvero il suono che si
sente nel ricevitore telefonico quando è presente la linea). Il suo
significato, nella visione di Nortel, è grosso modo il seguente: Internet
deve evolvere in termini di sicurezza e prestazioni, raggiungendo lo stesso
livello di affidabilità della rete telefonica.
Per questo, sostengono gli strateghi della casa canadese, è necessario
migliorare Internet, consentendole di raggiungere quel 99,99% di
affidabilità che è patrimonio acquisito della rete telefonica tradiziona
le.
La strategia della società è stata recentemente sottoposta alla Commissi
one
Europea, in risposta al noto Libro Verde sulle telecomunicazioni pubblicato
mesi fa dalla stessa Commissione. Analizzando i punti fondamentali della
proposta, si trovano molti concetti già espressi in altre sedi. La
necessità di standard di mercato universalmente riconosciuti, la
definizione di regole precise per utenti e operatori, la collaborazione fra
settori pubblico e privato e ancora la necessità di una formazione adatta
all’esplosione tecnologica di questo periodo.
Ma a fronte di necessità delle quali tutti, più o meno, sono a conoscenz
a,
Nortel introduce una serie di proposte concrete, molte delle quali
(comprensibilmente) basate sul proprio portafoglio di prodotti. Webtone
diventa dunque un messaggio rivolto sì alle istituzioni, ma soprattutto ai
clienti attuali e potenziali dell’azienda, la quale si affaccia seriamente
soltanto oggi sul mercato italiano, ma gestisce il 73% del traffico
complessivo di dati negli Stati Uniti.
In quest’ottica che si inquadrano i recenti sviluppi tecnologici
dell’azienda, dai nuovi modem capaci di scaricare dati a 1 Mbps al sistema
di accesso a Internet che utilizza le linee elettriche invece della rete
telefonica e che l’Enel ha deciso di sperimentare per una possibile
applicazione in Italia.

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