Non sottovalutate l’assistenza

Vecchi pc come server di back-up e risparmi sugli applicativi: suggerimenti alle pmi per le spese tecnologiche Spese oculate per le pmi che si inoltrano nel mondo It

Questo l’argomento del seminario tenuto da Alessandro Valli, consulente
informatico, alla recente edizione di Smau. Si parte subito con la distinzione
di tre voci nel mare magnum del Tco il Total cost of ownership
(il costo di possesso del materiale It), ovvero hardware, software e assistenza,
punti da non sottovalutare, per incidenza sul budget di spesa e per importanza.
E se ne aggiunge subito una quarta, ovvero la formazione: “Non serve
conoscere i dettagli tecnici dello strumento
– dice Valli- ma saperlo
accendere e usare, quello sì, e non va dato per scontato che tutti lo sappiano
fare”
.


Ma in pratica, quale è la linea da seguire per evitare spese
avventate? “La prima cosa da fare -continua il relatore- è sempre
domandarsi:
‘la mia infrastruttura attuale svolge ancora il lavoro cui
serve, o proprio non è più sufficiente?’ Si, perché se un ammodernamento del
parco macchine non si impone, non è il caso di imbarcarsi in cambiamenti”.

Questo perché acquistare un pc nuovo, più potente e all’avanguardia, porta con
sé una serie di problemi: a partire dallo smaltimento del vecchio, che, alla
meglio, riposto in un angolo, occupa inutilmente spazio prezioso. Ma pensiamo
soprattutto al software, punctum dolens e vero e proprio ‘pozzo senza
fondo’
nei costi di un’infrastruttura It: “Spesso un’applicazione
funziona su una macchina configurata in un certo modo. Cambiare questa equivale
a impegnarsi in una spesa parallela non indifferente, tempi per la
riconfigurazione di tutto il sistema e di stop della produzione compresi”
.


Al di là di ciò, è importante accompagnare sempre l’acquisto di hardware e
software con un contratto di assistenza esterno: “Le spese di consulenza
sono in genere difficili da far digerire alle pmi, ma è sempre denaro ben
speso
– sottolinea Valli -. Evitate il ‘fai da te’, è
importante affidarsi a mani esperte per l’installazione e la manutenzione di
tutto l’impianto tecnologico che serve la vostra attività, stipulando un
contratto di assistenza hardware e software (laddove non si disponga delle
risorse per averla internamente), magari non con le stesse persone da cui avete
acquistato, per ovvi motivi”
. Centrale è capire che non tutte le attività
di un’azienda sono informatizzabili in maniera proficua: “Quando si parla di
informatica, è bene distinguere tra processi produttivi e improduttivi: spesso
un’impresa ha il proprio core business in attività manuali e fisiche, e non
sempre è il caso di cambiare le cose informatizzandole, rendendo più complesso
ciò che si svolgeva in modo semplice ed efficiente.
Ma è invece sempre
conveniente informatizzare tutti quei processi ‘cancelleria’ che hanno a che
fare con l’archiviazione e la gestione dei database di clienti”
.


Ha invece un senso informatizzare quando uno studio ha scopi peculiari che
possono essere svolti con l’It: è il caso di studi commerciali o a maggior
ragione studi grafici, per i quali è anche fondamentale disporre delle versioni
più aggiornate di prodotti. E per finire alcuni consigli preziosi:
“Reimpiegate le macchine smesse come server di back-up, o come unità
dedicate a singole operazioni come la stampa, alleggerendo il carico di lavoro
delle altre. L’acquisto di buone periferiche è sempre una buona scelta, poiché
vivono spesso più di un pc e sono un’importante interfaccia tra l’utente e il
cliente per presentare il lavoro dell’azienda.
Le reti wireless hanno
dalla loro i bassi costi di implementazione e manutenzione, ma hanno una
larghezza di banda ridotta per il trasferimento dei dati, la cui sicurezza,
viaggiando via aria, è tra l’altro alquanto ridotta”
.


“E infine, per ridurre il peso di spesa del comparto software, un
consiglio: ridurre a zero i costi d’acquisto, spesso più alti di quelli per
l’hardware. Come? Ricorrendo a soluzioni open source: oggi la maggior parte
degli applicativi hanno la corrispettiva versione in formato free che garantisce
le stesse prestazioni”.

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