Non solo B2B nella seconda versione di Uddi

Microsoft, Hp, Sap e Ibm si stanno muovendo in direzione degli sviluppatori di applicativi intranet ed extranet come principale obiettivo della nuova specifica di standard per i servizi di directory basati su Web.

Le aziende coinvolte nella iniziativa Uddi si stanno muovendo in direzione degli sviluppatori di applicativi intranet ed extranet come principale obiettivo della nuova specifica di standard per i servizi di directory basati su Web. La nuova rifocalizzazione del consorzio Uddi sembra dettata dall’urgenza di abbandonare il carrozzone, troppo generico, del business-to-business. Molti fornitori stanno adeguando i loro prodotti softzare per consentire ai clienti di gestire i nodi Uddi sulle loro reti. Microsoft, Hewlett-Packard, Sap e Ibm hanno precisato di aver già implementato le versioni beta dei loro registri Uddi, utilizzando la seconda versione della specifica, che integra funzionalità in grado di allargare la compatibilità verso formati che vadano oltre il tradizionale modello delle pagine gialle, pensato originariamente per la prima versione. La stessa Microsoft, attraverso il suo responsabile dei programma Uddi, Chris Curt, ammette di aver attenuato la centralità del B2B dopo i mutamenti che hanno interessato l’intero settore del software di rete. “Ora Uddi si rivolge a qualsiasi fonte di informazione” spiega Curt offrendo a mo’ di esempio il possibile caso di un robot per assemblaggi automatici che dialoga con i suoi “colleghi” e con i server centrali proprio grazie a Uddi. Hp, nel frattempo starebbe per rilasciare la versione beta per sviluppatori della sua piattaforma per Web services, un tempo nota come progetto e-Speak. Subito dopo, ma sempre entro il 2001, sarà la volta dell’offerta Ibm.

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