Nokia Siemens mette in mobilità 445 dipendenti in Italia

Fallito il piano di esodo incentivato, l’azienda fa ricorso alla mobilità e annuncia la chiusura degli stabilimenti di Palermo e Catania.

Avrà effetti pesanti anche in Italia il programma di ristrutturazione annunciato da Nokia Siemens per contenere i costi e ridurre le perdite.
Un piano che, come spesso accade, passa anche la riduzione degli organici e che nel nostro Paese si è concretizzato con l’apertura, nella giornata di ieri, della procedura di mobilità per 445 dipendenti dislocati su tutto il territorio nazionale.

Il piano per l’Italia comporta anche la chiusura di alcune delle sedi territoriali della società: dopo Palermo, dove le attività sono di fatto già sospese, è prevista anche la chiusura dello stabilimento di Catania.

Si tratta degli ultimi atti, in ordine di tempo, di una storia travagliata, che ha visto la società praticamente dimezzare nel giro di due anni il proprio giro d’affari, a causa della contrazione delle commesse provenienti a alcunid ei suoi clienti storici.

Lo scorso mese di maggio la società ha proposto un piano di esodo incentivato per 580 degli oltre 1.100 dipendenti, piano al quale hanno però aderito solo 80 dipendenti.
Da qui il ricorso alla mobilità che interesserà 367 addetti aMilano, 40 a Roma, 28 a Catania, 6 a Napoli e 4 a Palermo dove, come accennato, le attività sono ormai chiuse.

Le forze sindacali hanno espresso il loro dissenso per il piano presentato ieri con una lettera in Assolombarda e annunciano proteste.

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