Nokia, in calo profitti e vendite. Ma il Ceo prevede una ripresa entro fine anno

Un difficile terzo trimestre ha fatto registrare -79% nei ricavi e -7% nel fatturato. Per l’ultimo quarter è però prevista una stabilizzazione del business

Nokia archivia un terzo trimestre difficile, in cui ha dovuto registrare un
più che sensibile calo nelle vendite e nei profitti. Tuttavia, il management
della società si mostra fiducioso e predice per l’ultimo periodo dell’anno una
stabilizzazione del business.


È certo però che il passaggio dagli 892 milioni di euro di profitti del
periodo luglio-settembre 2000 ai 186 milioni dello stesso periodo di quest’anno
(la diminuzione è del 79%) pesa non poco. E sicuramente ci vorrà un po’ prima
che l’azienda riesca a ripetere performance come quelle raggiunte nel 2000.


Nel trimestre appena concluso le vendite hanno invece fatto segnare 7,05
miliardi di euro, ossia sono calate del 7% rispetto ai 7,58 miliardi di euro del
2000.


Il Ceo di Nokia, Jorma Ollila, attribuisce parte della responsabilità del
risultato ottenuto al fermo di cinque giorni degli aerei susseguente
all’attentato dell’11 settembre scorso. Secondo Ollila, tale blocco avrebbe
causato uno shortage dei componenti per la realizzazione di telefoni cellulari e
questo avrebbe impedito a Nokia di far fronte alle richieste nei tempi
stabiliti.


Comunque, anche in virtù del prossimo periodo natalizio, Ollila ritiene che
nell’ultimo trimestre dell’anno le vendite di Nokia dovrebbero crescere di circa
il 20% rispetto al quarter appena concluso. D’altra parte, si tratta di una
previsione all’insegna della cautela se si considera che da qui alla fine
dell’anno l’azienda prevede una crescita del mercato dei cellulari
approssimativamente del 25%.

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