Netgear propone sicurezza e accesso all-in-one per le Pmi

Presentato anche in Italia il gateway di Unified Threat Management ProSecure Utm9S, un box che integra capacità di connessione Vdsl e Wi-Fi.

Le piccole e medie aziende spesso non hanno le risorse (e talvolta nemmeno la necessità) di implementare diverse appliance di rete per gestire l’accesso alla rete e la relativa sicurezza. Questo è il terreno prediletto per le soluzioni di Unified Threat Management (Utm), capaci di integrare capacità di accesso e diversi livelli di sicurezza in un unico dispositivo.

Lo specialista di networking Netgear sta puntando in questa direzione per espandere il proprio business, perlopiù costruito sui dispositivi di rete(switch, router e storage) e magari migliorare, in Italia, la quota di poco superiore al 30% che oggi rappresenta l’utenza professionale (nel mondo siamo al 40%).

Le nuove appliance ProSecure Utm9S si presentano con la prerogativa di integrare un modem Vdsl per l’accesso a Internet, al momento un unicum in questo genere di soluzioni. Vdsl rappresenta la nuova generazione di accesso Dsl a banda larga, con velocità di accesso fino a 50 Mbit/s. ProSecure Utm9S è un hardware modulare, dotato di processori Cavium e con sistema operativo Linux integrato. “Si tratta di un prodotto indirizzato alle piccole e medie aziende con una media compresa fra i 5 e i 20 utenti – spiega Natale Lavorato, direttore generale per il Sud Europa di Netgear -. Per questo genere di realtà, la modularità rappresenta una caratteristica importante, poiché garantisce la possibilità di evolvere nel tempo inserendo capacità aggiuntive”.

L’integrazione della connettività Vdsl è l’elemento di maggior novità dei ProSecure Utm9S, anche se in Italia questa tecnologia è stata fin qui sperimentata da Telecom solo a Roma e Milano. La modularità della piattaforma, tuttavia, viene a supporto di una scelta eventualmente effettuata oggi, poiché per ogni utente è sempre possibile sostituire i moduli in funzione delle modifiche delle esigenze di connettività.

I nuovi dispositivi di Netgear integrano anche la tecnologia Network Attached Storage (Nas) e anche questa è una caratteristica distintiva che potrebbe attirare l’attenzione delle Pmi. Nei tipici dispositivi Utm, infatti, i log di sicurezza vengono memorizzati all’interno dell’hardware, generalmente con spazio di memoria limitato. Fornendo l’integrazione con i propri ReadyNas, Netgear amplia lo spazio di archiviazione disponibile per la registrazione di possibili attacchi e anche per lo storico, fondamentale per la prevenzione delle intrusioni.

I dispositivi all-in-one di Netgear integrano anche componenti prodotte da terze parti. Ad esempio, sono presenti due motori di scanning antivirus per la rilevazione dei rischi di sicurezza. Uno di questi è fornito da Sophos, anche se Netgear usa la propria tecnologia per rendere maggiormente efficaci le firme di Sophos. Si tratta di Stream Scanning ed è un brevetto Netgear studiato per ovviare alla minor potenza dei processori utilizzati sugli Utm rispetto a quelli dei pc e alla conseguente minor capacità di ospitate firme di virus (da uno a tre milioni sui normali desktop e laptop).

Il motore Netgear punta espressamente alle minacce che arrivano dal Web e oggi soprattutto dai social network. Per questo, oltre alla protezione dal malware, è presente anche l’intrusion prevention, che agisce a livello della rete.
Gli Utm9S avranno un prezzo di circa 700 euro nella versione con i moduli Vdsl e Wi-Fi integrati.

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